Il PJD vede l’aumento del prezzo del gas butano come una condizione imposta dal FMI – Telquel.ma

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Selon Alyaoum24, il PJD ha sottolineato che, contrariamente a quanto dichiarato ufficialmente, l’accordo prevede misure per la riduzione graduale dei sussidi al butano, essenziali per ricevere il sostegno finanziario del FMI. Questo punto non è stato menzionato esplicitamente nelle comunicazioni del governo che hanno invece fatto riferimento alla legge quadro sulla protezione sociale.

Il PJD critica questa omissione e ricorda gli sforzi precedenti sotto il governo di Saad-Eddine El Othmani, che aveva considerato di indirizzare i sussidi in modo che andassero principalmente a beneficio delle famiglie bisognose, una strategia meno costosa e più equa secondo loro.

Il Ministero della Transizione Energetica e dello Sviluppo Sostenibile ha organizzato, lunedì 20 maggio a Rabat, un incontro dedicato principalmente al coordinamento tra i diversi attori per garantire la fornitura ai cittadini di bombole di gas butano rispettando i prezzi fissati per la loro vendita, nell’ambito dell’attuazione del programma di assistenza sociale diretta e scompenso del sussidio per il gas butano dal 20 maggio.

Un comunicato del Ministero precisa poi che tale incontro, al quale hanno partecipato rappresentanti del Ministero dell’Interno e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, si è svolto con rappresentanti delle aziende di importazione, imbottigliamento e distribuzione di gas butano, nonché rappresentanti dell’Associazione Professionale dei Depositari all’ingrosso di Gas di Petrolio Liquefatto (GPL) in Marocco.

Questo incontro è stato “dedicato al coordinamento tra i diversi attori al fine di garantire la fornitura di bombole di gas butano ai cittadini, garantendo nel contempo il rispetto dei prezzi fissati per la loro vendita nelle diverse regioni del Paese, che subirà un aumento di 2,5 dirham del prezzo di la bombola del gas da 3 kg e 10 dirham della bombola del gas da 12 kg”.

In questo contesto, il Ministero ha affermato che i suoi servizi esterni stanno lavorando, con le autorità locali e in coordinamento con tutti i professionisti, per garantire il monitoraggio quotidiano della continuità della fornitura di questo materiale vitale a beneficio di tutti i cittadini e nelle migliori condizioni.

Inoltre, questo incontro ha offerto l’opportunità di discutere dei vincoli che deve affrontare la catena di approvvigionamento del gas butano, che rappresenta circa il 24% del consumo nazionale totale di prodotti petroliferi, sapendo che il consumo di questa sostanza ha raggiunto circa 2,8 milioni di tonnellate nel 2023. Si è inoltre convenuto di proseguire gli sforzi e la cooperazione tra attori pubblici e privati ​​per garantire lo sviluppo delle attività legate al gas butano.

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