cosa contiene la futura riforma di Gabriel Attal – Libération

cosa contiene la futura riforma di Gabriel Attal – Libération
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Riduzione di fatto della durata dell’indennità, modifica delle regole per gli anziani, nuove regole se il tasso di disoccupazione scende al 6,5%… Spieghiamo la riforma che entrerà in vigore il 1° dicembre.

Lo ha annunciato ufficialmente il primo ministro Gabriel Attal la domenica della Tribuna, questo sabato sera, il contenuto della sua nuova riforma dell’assicurazione contro la disoccupazione, che sarà attuata tramite decreto. Le misure entreranno in vigore dal 1° dicembre, con un decreto che dovrà essere pubblicato il 1° luglio.

Condizioni di accesso più difficili, periodo di risarcimento ridotto

Le regole attuali: Oggi, se hai meno di 53 anni, devi aver lavorato 6 mesi negli ultimi 24 mesi per avere diritto all’assicurazione contro la disoccupazione. A seconda della mole di lavoro svolto, la durata dell’indennità può variare da 6 a 18 mesi.

Cosa cambia: Ora dovrai aver lavorato almeno 8 mesi negli ultimi 20 mesi. Conseguenza meccanica: il periodo di lavoro preso in considerazione non può superare i 20 mesi. Inoltre, a causa dell’applicazione di un coefficiente di 0,75 nel calcolo della durata del risarcimento, questa durata sarà limitata al 75% di 20 mesi, ovvero 15 mesi.

Modificate le regole per i “senior”

Le regole attuali: Oggi è possibile beneficiare di un risarcimento più lungo se si ha 53 anni o più. All’età di 53 e 54 anni puoi ricevere la disoccupazione per 22,5 mesi. A partire dai 55 anni puoi riceverlo per 27 mesi.

Inoltre, una volta raggiunta l’età pensionabile legale, è possibile, a determinate condizioni, continuare a ricevere l’indennità fino al raggiungimento dell’età pensionabile completa.

Cosa cambia: Per seguire lo spostamento dell’età pensionabile legale, introdotto dalla riforma del 2023, cambierà anche l’età a partire dalla quale sarà possibile beneficiare dell’estensione dell’indennità. Gabriel Attal non cita più il primo livello, che sembra destinato a scomparire. Dovrai quindi avere più di 57 anni per beneficiare dell’estensione dell’indennità.

Inoltre, secondo la CGT e la CFE-CGC, l’indennità versata tra l’età pensionabile legale e l’età pensionabile completa sarà ora limitata al 57% del massimale della previdenza sociale, ovvero a 2.200 euro al mese.

Un incentivo al rientro al lavoro per gli “anziani”

Uno degli ostacoli al ritorno al lavoro per i dipendenti più esperti è che è molto difficile, con l’avvicinarsi della fine della carriera, trovare posizioni ben retribuite come quelle precedenti. Per rimediare a questo, il governo sta introducendo un “bonus per l’occupazione senior”. Concretamente, un lavoratore di età superiore ai 57 anni che ritorna a un lavoro meno retribuito del precedente riceverà un supplemento dall’assicurazione contro la disoccupazione che gli consentirà di tornare allo stesso livello di stipendio, per un periodo di un anno.

Un’ulteriore riduzione della durata dell’indennità se il tasso di disoccupazione raggiunge il 6,5%

Le regole attuali: Oggi, con un tasso di disoccupazione inferiore al 9%, situazione considerata favorevole, il governo applica un coefficiente di 0,75 alla durata dell’indennità in vigore prima della riforma del 2023. Anche per un dipendente che ha lavorato due anni e che prima lo avrebbe fatto diritto a due anni di disoccupazione (24 mesi), ha ora diritto solo ad un anno e mezzo (18 mesi).

Cosa potrebbe cambiare: Il governo introduce un nuovo livello nel suo sistema: se il tasso di disoccupazione raggiungerà il 6,5% (attualmente è stabile intorno al 7,5%), il coefficiente applicato sarà, secondo diversi sindacati, del 40%. Ritornando all’esempio precedente, e tenendo conto del fatto che il periodo di riferimento sarà ridotto a 20 mesi, la durata dell’indennità non sarebbe quindi più di 18 mesi come oggi, o di 15 mesi come domani, ma di 12 mesi.

Un bonus-malus può essere prorogato previa consultazione

Le regole attuali: Per contrastare la proliferazione dei contratti a breve termine, il governo ha introdotto nella riforma del 2021 un sistema di bonus-malus: le aziende con più di undici dipendenti, distribuite in sette settori di attività (trasporti, alloggio e ristorazione, ecc.), sono colpite da questo meccanismo che varia la loro aliquota di contribuzione di disoccupazione dal 3 al 5,5% a seconda del loro tasso di utilizzo di contratti a tempo determinato, rispetto al tasso medio del loro settore.

Cosa cambia: Non molto nell’immediato, visto che Gabriel Attal è in attesa dei risultati di a “consultazione” che sarà effettuata dal Ministro del Lavoro, Catherine Vautrin, per vedere fino a che punto il sistema potrà essere esteso.

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