l’OIS denuncia una “escalation di attacchi” contro la sua azienda e lancia un appello alle autorità

l’OIS denuncia una “escalation di attacchi” contro la sua azienda e lancia un appello alle autorità
l’OIS denuncia una “escalation di attacchi” contro la sua azienda e lancia un appello alle autorità
-

Dopo l’aggressione costata la vita al professore Alain Kaly a Thiès (Keur Modou Ndiaye) e la minaccia con un coltello di un genitore di uno studente contro un altro (professore) a Mbour, l’Organizzazione degli Insegnanti del Senegal (OIS) si mobilita il piatto. Attraverso il suo responsabile delle comunicazioni, invita le autorità ad agire più rapidamente nella gestione della questione della sicurezza.

“Meno di ventiquattr’ore dopo l’aggressione mortale di cui è stato vittima a Thiès il nostro defunto collega Alain Kali, un genitore di uno studente voleva aggredire con un coltello un insegnante a Mbour. Questa escalation di attacchi contro la nostra azienda non può lasciare impassibile l’OIS di fronte alla gravità di questo atto sconsiderato e irresponsabile del genitore dello studente che testimonia sufficientemente una nota mancanza di rispetto per la sacralità della scuola”, ha dichiarato Moussa Ndao, responsabile delle comunicazioni della l’OIS

E continua: «L’insegnante è come la vittima espiatoria dei genitori che, per sublimare il loro eccesso di frustrazioni, attaccano questo costruttore di coscienze che sfida i venti e le burrasche, la fame, l’oscurità, l’isolamento, la clausura e la solitudine per sensibilizzare il bambino nella fine di renderlo un cittadino compiuto, attivo e utile alla sua società. È ovvio riconoscere che questa situazione riprovevole e inaccettabile non può continuare e l’OIS invita lo Stato a garantire la pienezza delle sue responsabilità affinché tali deviazioni non si verifichino più in questo santuario inviolabile che è la scuola”.

A tal fine, l’OIS denuncia “con tutto il vigore che si addice a questi attacchi e all’insicurezza a cui sono esposti i nostri colleghi, a volte nelle scuole dove manca il muro di recinzione. Questa aggressione ci permette anche di porre la complessa equazione della sicurezza nelle strutture del paese, molte delle quali ospitano ancora rifugi temporanei.

Gli insegnanti invitano inoltre le autorità e in particolare il ministro dell’Istruzione “ad essere più rapidi nell’affrontare la questione della sicurezza prima che venga attraversato il Rubicone”.

“L’OIS fornisce tutto il suo sostegno al caro collega vittima di aggressione nell’esercizio della sua funzione e prega per il riposo dell’anima del signor Alain Kali che è morto con in mano le armi contro l’oscurantismo e l’ignoranza”.

-

PREV Due morti in esplosioni accidentali in un parcheggio sotterraneo in Svizzera
NEXT Castore è il nuovo partner per l’abbigliamento della squadra Club Brugge