Tolosa – Leinster – “Tutto l’oro del mondo”: il parere del Midol dopo la finale di Coppa dei Campioni

Tolosa – Leinster – “Tutto l’oro del mondo”: il parere del Midol dopo la finale di Coppa dei Campioni
Tolosa – Leinster – “Tutto l’oro del mondo”: il parere del Midol dopo la finale di Coppa dei Campioni
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Al Tottenham, due delle squadre più prolifiche dall’inizio della Coppa dei Campioni si sono affrontate in finale. Se, alla fine, ci sono state solo due mete schiacciate nei sobborghi di Londra, abbiamo comunque guadagnato un punto d’appoggio monumentale in quest’ultima partita della competizione transcontinentale…

Questo è ciò che dicevano i numeri, prima del calcio d’inizio: lo Stade Toulouse aveva una media di 6,5 mete a partita mentre il Leinster, dal canto suo, finora ne aveva stese 4 in ciascuna delle sue partite. Cosa avremmo dovuto aspettarci, in questo sobborgo londinese dai marciapiedi sporchi e in alcuni punti sventrato, questa parte della capitale dove la nave ultramoderna del Tottenham incarnava addirittura una totale incongruenza? Ad un carnevale, entrechats e tanti arabeschi?

E poi c’era la verità, dettata dalla natura stessa di questa partita che, come sempre nelle finali più importanti, è stata ovviamente decisa dalla convinzione riposta nel lavoro difensivo di entrambe le squadre : qui, sul penetrante maglio irlandese ridotto in polvere dalle braccia di Emmanuel Meafou e dall’astuzia di François Cros; lì, nel contrasto di caviglia di Santiago Chocobares su Caelan Doris, a quindici centimetri dalla porta rossonera…

Di prova ce ne sono stati solo due, sabato pomeriggio: il primo è stato schiacciato da Mathis Lebel su uno dei rari errori commessi in 120 minuti dai Men In Blues (l’attaccante volontario di James Lowe) e l’altro, segnato da Josh van der Flier su un calcio di reni. Ma c’era, oltre Manica, tutto ciò che c’è di più bello nel rugby: lotte tra i gironi, colpi di scena incessanti, una suspense che a volte immergeva questo stadio esausto in un silenzio inorridito e un’intensità finalmente degna di questo magnifico , competizione fantastica e ormai di gran lunga superiore al Super Rugby e alle sue farandole terrificanti, peraltro coreografate in gusci vuoti.

Il volto avvilito di Nienaber

Perché al Tottenham abbiamo amato tutto. I 74 contrasti realizzati dal Tolosa in questi primi venti minuti in cui difficilmente si sono visti i gonfiori, i reni di Thomas Ramos, mai lontano dal denaro e le sue delizie, la flemma di Matthew Carley negli ultimi secondi di questa partita folle e lo sguardo avvilito di Jacques Nienaber, lo spauracchio del nostro ultimo autunno. È stato bello, è stato bellissimo e in verità ci ha fatto riflettere ancora una volta che le finali più belle non sono mai quelle con il maggior numero di tentativi…

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