Disordini in Nuova Caledonia: il FLNKS ha informato il Presidente della Repubblica della “sua invariabile determinazione”

Disordini in Nuova Caledonia: il FLNKS ha informato il Presidente della Repubblica della “sua invariabile determinazione”
Disordini in Nuova Caledonia: il FLNKS ha informato il Presidente della Repubblica della “sua invariabile determinazione”
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Come i gruppi politici non indipendentisti, il FLNKS ha parlato giovedì con il Presidente della Repubblica durante la sua visita espressa in Nuova Caledonia. L’occasione per il fronte indipendentista di riaffermare la propria determinazione. Secondo lui l’unica soluzione a “questa crisi potrebbe giungere solo attraverso una risposta di carattere politico e non repressivo”.

Questo sabato, 25 maggio, in un comunicato stampa, firmato congiuntamente da Roch Wamytan, Victor Tutugoro e Patrick Jomessy, il FLNKS torna all’incontro della sua delegazione, accompagnato dal capo del CCAT, con Emmanuel Macron in visita giovedì. “A seguito di una ferma richiesta del FLNKS, questo incontro si è svolto in formato bilaterale, escludendo la presenza dei ministri Sébastien Lecornu e Gérald Darmanin.” Due ministri presentati come “responsabile della mancata uscita dall’Accordo di Nouméa e dell’attuale carneficina.

Il Fronte Indipendentista assicura che il suo obiettivo “è allentare le tensioni e trovare soluzioni durature per il nostro Paese”. Ha informato il Presidente della Repubblica, è scritto, “la sua invariabile determinazione a portare Kanaky Nuova Caledonia alla piena sovranità.”

L’opportunità, inoltre, per l’FLNKS di avvisare il presidente “la grande responsabilità del governo francese nella situazione caotica che viviamo oggi, la fine dell’imparzialità dello Stato e del consenso, è quella di favorire il metodo del passaggio forzato al servizio delle forze non indipendentiste”. Durante questa intervista, l’FLNKS ha spiegato di essersi difeso in questo modo “Il CCAT ha continuamente invitato alla moderazione dimostrando al contempo una ferma opposizione alla mossa energica dello Stato”.

Al presidente il Fronte ha quindi ribadito la richiesta di ritiro del disegno di legge costituzionale “la creazione di una missione di mediazione ad alto livello composta da personalità francesi, regionali o internazionali, in modo da creare tutte le condizioni favorevoli ad un dialogo pacifico che dovrebbe condurci verso un accordo politico globale.”

Secondo l’FLNKS, Emmanuel Macron “ha proposto di procedere verso un processo di allentamento della tensione in più fasi”. Nel comunicato si legge che il capo dello Stato si impegna a non approvare il progetto di legge costituzionale. E da dedicare “l’accordo politico globale come unico obiettivo se, contestualmente, si rileva, da un lato, un progressivo allentamento delle barriere che potrebbero giustificare la mancata proroga dello stato di emergenza e, dall’altro, la ripresa delle discussioni attorno alla missione di mediazione da lui installata”. Secondo l’FLNKS, il presidente “ha proposto di effettuare un aggiornamento della situazione entro un mese per poter ratificare ufficialmente il ritiro della legge costituzionale.”

Tra i risultati, il fronte indipendentista si rammarica del fatto che il presidente “si sposta solo leggermente dalle sue posizioni.” Secondo lui, “la mobilitazione è riuscita a mettere in ginocchio il governo francese” Mentre “Anche l’opinione nazionale e internazionale ha preso posizione a favore della nostra lotta”.

Il FLNKS rileva che il tema del futuro istituzionale di Kanaky Nuova Caledonia viene finalmente affrontato direttamente dal presidente Macron con tutta la serietà e l’impegno che ciò implica.

Comunicato stampa FLNKS, 25 maggio

Infine condanna “l’estrema violenza della repressione orchestrata dalle forze dell’ordine e dall’esercito sul campo”presentato come contraddittorio con le parole del capo dello Stato.

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