Aumento del prezzo del gas: l’opposizione attacca il governo

Aumento del prezzo del gas: l’opposizione attacca il governo
Aumento del prezzo del gas: l’opposizione attacca il governo
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Si tratta di un’occasione che l’opposizione parlamentare non poteva perdere. La decisione del governo di aumentare il prezzo del gas butano gli è valsa una prima serie di attacchi da parte del PSU e del PJD attraverso il suo braccio sindacale, l’UNTM.

Lo afferma la deputata e vicesegretaria generale del PSU, Nabila Mounib, citata dal quotidiano Annahar Al Maghrebia nella sua edizione del fine settimana del 25 e 26 maggio, questo aumento “colpirà soprattutto le classi sociali povere“. Per lei un aumento di dieci dirham”non verrà certo notato dalle classi sociali benestanti“. Questa decisione avrà un impatto particolare sui poveri e sui piccoli agricoltori che utilizzano il gas per l’irrigazione. Ciò comporterà, per questi ultimi, un aumento dei costi dell’agricoltura di sussistenza.

Secondo il deputato di estrema sinistra, i settori agricolo e industriale esigono che le autorità pubbliche garantiscano loro la sicurezza energetica. Ciò non è più il caso oggi poiché il Regno dipende ancora dalle importazioni per coprire l’85% del suo fabbisogno in questo settore.

Certamente, suggerisce, il Marocco ha scelto le energie rinnovabili, ma queste non sono sufficienti a garantire la sua autonomia energetica. Per il vicesegretario generale del PSU la soluzione sta nella riapertura di Samir. Ma questa è un’altra storia.

La seconda ondata di critiche arriva dall’UNTM, il braccio sindacale del PJD. Il sindacato ha denunciato questo aumento, così come tutte le ripercussioni che ne deriveranno. Questo aumento”avrà effetti pericolosi sulla vita quotidiana dei cittadini», sottolinea il sindacato.

Dimenticando che questo aumento è la traduzione pratica della riforma del Fondo di compensazione avviata dal primo governo PJD, il sindacato islamista ritiene che questo aumento mini il potere d’acquisto dei cittadini.

Il centro sindacale ha quindi chiesto al governo “assumersi la piena responsabilità del crollo del potere d’acquisto delle classi lavoratrici“. E questo, pur incoraggiandolo a “prendere decisioni urgenti, evidenziando la necessità di porre fine al deterioramento della situazione sociale“. Quale situazione, sottolinea il sindacato citato dal quotidiano, “è stato aggravato dalle sue politiche che favoriscono il profitto e il capitalismo selvaggio che si nutre di speculazione e anarchia dei prezzi“.

Inoltre, il braccio sindacale del PJD ha invitato il governo a rivedere radicalmente la sua politica sociale e a trovare soluzioni reali al deterioramento della situazione sociale, aprendo al contempo un dialogo nazionale multipartitico.

Tuttavia, secondo i distributori di gas butano, la decisione del governo entrata in vigore lunedì scorso non è stata ancora ben spiegata ai cittadini. I social network, infatti, hanno segnalato aumenti fino a 17 dirham per la bombola da 12 kg mentre il comunicato stampa diffuso dal governo parla solo di dieci dirham.

Secondo il quotidiano, che cita sempre i rappresentanti dei distributori, questa differenza di prezzo è del tutto logica. Ciò che il governo non ha spiegato abbastanza è che il prezzo del gas butano non è unificato in tutto il paese. Ci sono tre zone. Nella prima il prezzo è fissato a 50 dirham, nella zona 2 è di 53 dirham mentre nella terza zona è di 57 dirham.

Di Amyne Asmlal

24/05/2024 alle 21:21

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