Latronquière. Incendi boschivi: vigili del fuoco in formazione

Latronquière. Incendi boschivi: vigili del fuoco in formazione
Latronquière. Incendi boschivi: vigili del fuoco in formazione
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Venerdì dalle 19 tutti i vigili del fuoco del centro di Latronquière erano in servizio sul tema della lotta agli incendi nelle foreste e nelle aree naturali. Ben 17 persone erano quindi presenti a questa formazione che si svolge una volta all’anno. Lo scopo di queste manovre è quello di mantenere il livello operativo di ogni persona nel rispettivo ruolo, di verificare il corretto funzionamento delle attrezzature e anche il buon coordinamento del personale a terra.

Questa formazione prevede tre sequenze: una parte teorica in caserma con il richiamo delle regole di ingaggio, dell’uso dell’attrezzatura e del coordinamento della squadra. Una parte pratica sul campo consistente nell’implementare lo scenario studiato in precedenza e validare le modalità di ingaggio nella vita reale ed infine una terza parte consistente nel verificare lo stato delle attrezzature dopo l’intervento, riarmare i mezzi e debriefing della manovra.

I vigili del fuoco sono stati quindi così distribuiti: tre autocisterne antincendio boschivi (CCF), ciascuna composta da quattro persone: un autista, un responsabile dell’attrezzatura e due membri dell’equipaggio. Un veicolo di collegamento fuoristrada con due persone. un veicolo sanitario con due persone, questo è ciò che chiamiamo GIFF (gruppo di intervento antincendio boschivo). I vigili del fuoco, come i militari, hanno un’organizzazione estremamente precisa, garantendo efficienza negli interventi e sicurezza per il personale coinvolto.

La manovra è stata guidata dal Capitano Philippe Cadenes, capo del centro, che ha spiegato le diverse fasi di questa esercitazione. Ci rendiamo poi conto del lavoro che i vigili del fuoco devono compiere, sia nella preparazione e manutenzione delle attrezzature, sia nella conduzione delle operazioni e quindi nel rifornimento dei mezzi. La fine di un intervento, infatti, può essere rapidamente seguita da una nuova uscita ed è quindi imperativo garantire la disponibilità delle attrezzature.

Al di là delle tecniche impiegate e delle attrezzature utilizzate, come non rimanere impressionati quando vediamo i vigili del fuoco uscire con sulla schiena una “rastrelliera” da 20 a 25 kg contenente l’attrezzatura necessaria per stabilire un lungo tratto di irrigazione, in luoghi inaccessibili a qualsiasi veicolo e dove può circolare solo l’uomo a piedi.

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