Cerimonia per la giornata nazionale omaggio alle vittime della schiavitù – Notizie

Cerimonia per la giornata nazionale omaggio alle vittime della schiavitù – Notizie
Cerimonia per la giornata nazionale omaggio alle vittime della schiavitù – Notizie
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Aggiornato 23/05/2024

Cerimonia della giornata nazionale di omaggio alle vittime della schiavitù, a Epinal, presieduta da David Percheron, segretario generale della prefettura dei Vosgi, insieme agli eletti locali.

In questa occasione, gli studenti del collegio Clemenceau hanno letto in particolare la biografia di Henri Jean-Baptiste GREGOIRE, detto Abbé Grégoire, da cui prende il nome la via in cui si è svolta questa cerimonia (vedi sotto).

Questa giornata nazionale si riferisce alla marcia del 23 maggio 1998 che ha contribuito al dibattito nazionale che ha portato al voto del 21 maggio 2001, che ha riconosciuto la schiavitù come crimine contro l’umanità.

Fa parte del tempo della memoria della schiavitù, della tratta degli schiavi e della loro abolizione, la cui giornata nazionale è stata fissata per il 10 maggio.

Maggiori informazioni: https://memoire-clavage.org/ Henri Jean-Baptiste GREGOIRE detto Abate GrégoireNato il 4 dicembre 1750 a Vého nel Meurthe-et-Moselle, Henri Jean-Baptiste Grégoire è un prete cattolico che fu una figura importante nel movimento abolizionista globale.

Conosciuto principalmente per il suo ruolo nella Rivoluzione francese, si impegnò più ampiamente a favore dei diritti di tutte le persone, qualunque fosse la loro religione o origine.

Per tutta la vita fu un ardente oppositore della schiavitù.

Il 9 dicembre 1789, Grégoire indirizza all’Assemblea il suo Memorandum in favore delle “persone di colore e di sangue misto di Saint-Domingue e delle altre isole francesi d’America” e difende i loro diritti e le loro libertà, e continua la sua lotta all’interno la Società degli Amici dei Neri, la principale associazione abolizionista francese. Il 27 luglio 1793, abolì il bonus reale pagato ai commercianti di schiavi per incoraggiare la tratta degli schiavi, aiuto statale che contribuì ampiamente allo sviluppo della tratta degli schiavi, prima di insistere, come membro della Convenzione nazionale, affinché il termine stesso la schiavitù viene utilizzata nel decreto di abolizione del 4 febbraio 1794, affinché il suo significato non possa essere abusato dai suoi detrattori.

La sua lotta non finisce qui.

Sotto il Direttorio, mantenne una corrispondenza con Toussaint Louverture per aiutarlo.

Nel maggio 1802, divenuto senatore, fu uno dei pochi membri di questa assemblea a votare contro il ripristino della schiavitù da parte di Bonaparte.

Resterà strettamente legato ad Haiti dove viene celebrato come amico della prima repubblica nera della storia.

Interagì anche con i sostenitori dell’abolizione in tutto il mondo e cercò di convincere il presidente Jefferson, che conosceva, ad abolire la schiavitù negli Stati Uniti. Scomparve il 28 maggio 1831 a Parigi e fu sepolto senza gli onori della Chiesa autorità civili, ma accompagnato da diverse migliaia di parigini.

Le sue ceneri saranno trasferite al Pantheon, insieme a quelle di Condorcet, nell’ambito delle commemorazioni del Bicentenario della Rivoluzione.

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