Una Renault Kangoo Esprit Alpine? Ammetti che questo entusiasmerebbe più di uno…

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Una livrea blu deciso con qualche appendice grigio metallizzato, graziosi cerchioni dal disegno incisivo dotati di sormonto pneumatico, senza dimenticare i materiali ricercati a bordo, talvolta cuciti con una grande “A”. Questo è ciò che sostanzialmente distingue le finiture Esprit Alpine dalla tradizionale gamma Losange, in linea con le versioni GT Line e RS Line che l’hanno preceduta. Il look, solo il look, con qualche ritocco al rodiggio, per questa iniziativa di marketing volta a rivitalizzare il catalogo della Casa a costi contenuti, senza modifiche ai motori, come fanno da circa vent’anni molti costruttori (Audi S-Line , Mercedes AMG-Line, ecc.) e con notevoli margini finanziari in gioco.

E se la Renault facesse il grande passo?

Quindi, se non si tratta di aumentare le prestazioni dei modelli che accedono a questi distintivi sgargianti, perché la Renault dovrebbe privarsi dei loro effetti benefici sul Kangoo, al punto che anche la Scénic e l’Espace sono riuscite a realizzare questa causa? La ragione di ciò è probabilmente la sua origine utilitaristica, ovviamente. Ma non c’è dubbio che, se un Kangoo Esprit Alpine vedesse la luce, troverebbe il suo pubblico, come il Peugeot Rifter, ampiamente acclamato in passato nella finitura GT-Line prima di essere più semplicemente battezzato GT… in tutta modestia.

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Per riassumere

Clio, Captur, Arkana, Rafale, ma anche Scenic ed Espace, quasi tutta la gamma Renault propone i servizi del marchio Esprit Alpine. Allora perché il Kangoo non ne trarrebbe beneficio?

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