tante risate e talento!

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Se il paragone utilizzato sopra vi sembra troppo grafico, non uscirete indenni dall’esilarante commedia diretta da Philippe Soldevila. Questo si basa sulle vere disavventure vissute dalla troupe teatrale del Quebec nel 2019. E gli attori hanno – purtroppo per i deboli di cuore – immagini che lo dimostrano.

Siamo allo stesso tempo disgustati e affascinati da questa storia epica così ben raccontata da Éva Daigle, Savina Figueras, Paul Fruteau de Laclos, Érika Gagnon e Nicolas Létourneau.

Con e senza costume da gamberetto, Paul Fruteau de Laclos ci fa ridere. (Frédéric Matte/Le Soleil)

C’è qualcosa di molto caldo nel modo di suonare di questi artisti esperti. Abbiamo davvero l’impressione che ci stiano invitando a casa loro, dietro le quinte.

Oltre a interpretare il proprio ruolo, gli artisti incarnano con grande talento gli altri attori che sono intervenuti nel loro dramma sanitario. Incontriamo in particolare gli inquilini e il consiglio di amministrazione dell’edificio in cui si trova la loro sala prove.

Praticamente senza costume, gli attori danno vita a questi personaggi tanto comici quanto teneri. A volte cambiano ruolo nella stessa conversazione, molto rapidamente, ma sempre in modo convincente.

Divisa in piattaforme di diverse altezze, la scena permette di evocare gli appartamenti di ciascun inquilino. Quello delle vecchie lesbiche a cui non importa di lasciare in eredità ai nipoti un edificio in disuso; quello della coppia che esita ad avere figli in questo edificio nauseante; ecc.

Non lasciatevi scoraggiare dalla sobrietà di questo pezzo scritto da Joan Yago, la magia emana dagli attori! (Frédéric Matte/Le Soleil)

Come se ciò non bastasse, una seconda storia – comica come la prima! – gioca in parallelo e ci invita a vedere la prima come metafora dell’inazione di fronte al cambiamento climatico, ma senza far sentire in colpa nessuno.

In questa seconda trama, gli spettatori assistono a una conferenza assurda e surreale sull’”affermativismo climatico” e poi seguono uno dei suoi partecipanti.

Come i suoi colleghi, questa giornalista vuole sollevare il velo sul complotto climatico che sta creando ansia tra i giovani e li radicalizza. In breve, non crede al cambiamento climatico.

Anche se questa seconda storia è di fantasia, vengono menzionati diversi eventi e persone reali come la COP25, che ha avuto luogo a Madrid nel dicembre 2019, e la famosa attivista per il clima Greta Thunberg, che sarà eletta personalità dell’anno dal Tempo quello stesso anno.

Éva Daigle e Érika Gagnon sono tanto divertenti quanto convincenti nei loro numerosi ruoli. Ci piace come questa troupe non distribuisca i ruoli in base al sesso degli artisti.

Éva Daigle e Érika Gagnon sono tanto divertenti quanto convincenti nei loro numerosi ruoli. Ci piace come questa troupe non distribuisca i ruoli in base al sesso degli artisti. (Frédéric Matte/Le Soleil)

Il giorno in cui tutto è andato storto è una commedia intelligente con battute e problemi idraulici che vanno più in profondità di quanto appaiano inizialmente.

Soprattutto, non lasciatevi sorprendere dalla sobrietà del rivestimento di questo pezzo scritto da Joan Yago, la magia emana dagli attori che, come maghi, fanno sparire i 110 minuti di questo spettacolo in un batter d’occhio .

Titolo: Il giorno in cui tutto è andato storto

Autore: Giovanni Yago

Direzione e traduzione: Philippe Soldevila

Distribuzione: Éva Daigle, Savina Figueras, Paul Fruteau de Laclos, Érika Gagnon, Nicolas Létourneau

Luogo e date: al Periscope fino al 9 novembre 2024

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