il tribunale penale si pronuncerà il 10 ottobre

il tribunale penale si pronuncerà il 10 ottobre
il tribunale penale si pronuncerà il 10 ottobre
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Si è concluso questo giovedì 16 maggio il giorno del processo per l’incidente del TGV Est che ha causato la morte di undici persone. Mentre il pubblico ministero ha chiesto la condanna di cinque dei sei imputati, il tribunale dovrà pronunciarsi il 10 ottobre.

Al termine di nove settimane di udienze, in cui tecnicismo si è mescolato ad emozione, la 31a sezione del Tribunale penale di Parigi pronuncerà le sue deliberazioni il 10 ottobre 2024 alle 13:30.

Lunedì 13 maggio il pubblico ministero ha chiesto la condanna di cinque dei sei imputati. Ha insistito in particolare sulla fortissima responsabilità della società incaricata dei test, la Systra, ma anche sul responsabile della trazione responsabile della strategia di frenata.

L’incidente è avvenuto il 14 novembre 2015, il giorno dopo gli attentati mortali che hanno lasciato Parigi in lutto. Un ricordo oscuro che incombeva sul pubblico per tutto il tempo: “Pensavamo fosse un attacco“, dice un gendarme intervenuto sul posto, “Perché i test sono continuati nonostante gli attacchi?“, chiede una parte civile, “L’avevo controllato la sera degli attacchi per sapere se stava bene, questo è il nostro ultimo scambio“, confessa un altro parente della vittima.

Il deragliamento e la dislocazione di questo treno sulla nuova linea LGV dell’Europa dell’Est”sono dovuti ad una frenata tardiva prima dell’ingresso in curva“, ha ricordato il pubblico ministero nella sua requisitoria. Un errore umano e non tecnico che ha causato la morte di undici persone e il ferimento di 42 passeggeri.

È quindi dopo quasi nove anni di procedimento che l’aspetto giudiziario dovrebbe chiudersi. “Pensi che faranno ricorso?“, chiede la parte civile al suo avvocato.”Non lo solei risponde, ma per esperienza, le aziende raramente fanno ricorso in questo tipo di casi.

Alla sbarra gli avvocati della difesa non si sono discostati dalla strategia stabilita dall’inizio del processo: hanno chiesto tutti l’assoluzione. “Sarebbe coraggioso chiedere scusa e dichiararsi colpevole senza crederci?ha chiesto Philippe Goossens, avvocato di Systra. Sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti del tribunale e delle parti civili.

Per le parti civili la fine di questo processo fa rima anche con la fine di un’abitudine:”Sarà strano non venire tutti i giorni e stare insieme, ci vediamo alla commemorazione“, spera una vittima.

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