Funzionari della NATO assicurano che la Russia non ha forze sufficienti per una svolta importante

Funzionari della NATO assicurano che la Russia non ha forze sufficienti per una svolta importante
Funzionari della NATO assicurano che la Russia non ha forze sufficienti per una svolta importante
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Christopher Cavoli, il massimo ufficiale militare della NATO, ha dichiarato giovedì 16 maggio che i russi non hanno “le forze necessarie per ottenere una svolta strategica” in Ucraina.

La Russia non ha forze sufficienti per ottenere una svolta importante nell’offensiva in corso in Ucraina, ha detto giovedì 16 maggio un alto funzionario militare della NATO.

“I russi non hanno le forze necessarie per realizzare una svolta strategica e, più precisamente, non hanno né le competenze né la capacità per farlo”, ha affermato il comandante supremo alleato in Europa (Saceur), il generale americano Christopher Cavoli, durante una conferenza stampa a Bruxelles, dove ha sede la NATO.

Progresso lento

L’Ucraina ha dichiarato giovedì che sta rallentando l’avanzata militare russa nel nord-est del paese, dove la situazione rimane “estremamente difficile”, secondo il presidente Volodymyr Zelenskyj, con Mosca che conduce lì un’offensiva che le ha permesso di raccogliere le sue forze più importanti. conquiste territoriali dalla fine del 2022.

“Sono in stretto contatto con i nostri colleghi ucraini e ho fiducia nella loro capacità di resistere”, ha affermato ulteriormente il Generale Cavoli.

Per far fronte a questa offensiva, Kiev chiede con insistenza un’accelerazione nelle consegne di armi e munizioni promesse dai suoi alleati occidentali, denunciando ritardi troppo lunghi.

Prossime consegne

Il generale Cavoli assicurò però che erano in corso importanti consegne. “Mentre parliamo vengono inviate grandi quantità di munizioni, grandi quantità di sistemi di difesa aerea a corto raggio e un numero significativo di veicoli blindati”, ha detto.

La Russia ha lanciato il 10 maggio una nuova offensiva terrestre contro la regione di Kharkiv, penetrando da nord in due settori di confine, quelli di Vovtchansk e Lukiantsi, località situate rispettivamente a circa cinquanta e trenta chilometri dalla città di Kharkiv.

L’assalto russo sfrutta l’indebolimento delle forze ucraine negli ultimi mesi, a Kiev mancano uomini, ma anche armi e munizioni a causa dei ritardi negli aiuti militari occidentali.

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