Pubblicato il 18 ottobre 2024 alle 18:02
“Cult” porta sul piccolo schermo il funzionamento dello show “Loft Story” e l’avvento dei reality in Francia. Disponibile dal 18 ottobre su Prime Video, la serie di sei episodi ha cercato di attenersi alla realtà? Rispondi in immagini.
“Cult” è affascinante quanto la storia di come “Loft Story” è arrivato alla televisione francese. Disponibile questo venerdì 18 ottobre, la serie di sei episodi ripercorre la creazione dello spettacolo, lanciato su M6 nel 2001, i giochi di potere e denaro che si svolgevano dietro le quinte e gli eccessi causati da un simile programma.
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Ricordate, nel 2001, il piccolo canale emergente ha lanciato – con grande clamore – il suo adattamento dello show olandese “Il Grande Fratello”. In Francia questo è inaudito. Mentre TF1 e M6 avevano stretto un patto per impedire l’avvento dei reality in Francia, quest’ultimo lo ha rotto per filmare 24 ore su 24, undici lofter single in una villa ricavata in uno studio. È nata “Loft Story”.
Un reality show diventato… Cult
Lo spettacolo batte i record di pubblico, soprattutto dopo la trasmissione in diretta di una scena intima tra Loana e Jean-Édouard in una piscina. Un momento televisivo diventato… cult. Voyeur, trash, provocatorio… non si contano più gli aggettivi quando si parla del “Loft”. L’emergere del “tele-trash” ha fatto scorrere molto inchiostro, il CSA (comitato di vigilanza audiovisivo) ha digrignato i denti e contribuisce a cambiare l’immagine del PAF.
Questo vero fenomeno audiovisivo e sociale suscita nei suoi creatori e sceneggiatori: Matthieu Rumani e Nicolas Slomka il desiderio di una serie. Con la produzione di Alexia Laroche-Joubert (è stata lei a lanciare “Loft Story”), “Cult” è una delle migliori serie di questa fine anno. Oltre alla sua trama avvincente e al suo cast sorprendente (Marie Colomb nei panni di Loana, Sami Outalbali in quelli di Karim e Anaïde Rozam in una pungente Isabelle de Rochechouart), il successo di “Cult” è in gran parte dovuto al suo realismo. Se la finzione è onnipresente, nell’immagine si sono insinuati una serie di elementi veritieri e l’estetica degli anni 2000 è la stessa. La prova in immagini.
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