Si tratta di un caso improbabile che gli investigatori stanno cercando di chiarire. Il 22 luglio, la famiglia Ruelle ha voluto onorare l’ultimo desiderio di Alain, appena morto, che voleva essere sepolto insieme a sua madre nel cimitero di Lourches (Nord). Ma quando hanno aperto il caveau, gli impresari delle pompe funebri si sono imbattuti in un telone contenente un corpo, e non nella sua bara, come previsto. È in corso un’indagine, ha appreso da fonte giudiziaria Le Parisien, confermando le informazioni di La Voix du Nord.
La morte di Lucie Ruelle, madre di sette figli, risale al 23 agosto 1983. “La bara fu deposta in cisterna in attesa », ricorda Dalila, una delle sue figlie, ai nostri colleghi. “Mio padre ha realizzato la cassaforma di cemento sopra la bara. Sull’insieme fu posta qualche anno dopo una targa in granito. »
Quello nel telone è il corpo della loro madre?
Dalila e i suoi fratelli e sorelle si aspettavano quindi di vedere la bara della madre il 22 luglio, quando gli impresari delle pompe funebri iniziarono a rompere la lastra di cemento gettata dal padre quasi quarant’anni prima. Alla fine si trovano faccia a faccia con un corpo, racchiuso in un telone, senza la minima traccia di una bara.
Dalila ha presentato una denuncia contro X il 25 luglio. La famiglia ora vuole far luce su due punti: è il corpo della madre quello che si trova dentro questo telone, e dove è finita la bara messa sotto terra nel 1983? L’inchiesta, aperta dalla Procura di Valenciennes, non è ancora giunta ad alcuna conclusione. “Se la ricerca sul DNA dovesse rivelarsi utile, verrebbe effettuata”, ha detto a La Voix du Nord.
Di fronte a questa sordida scoperta, i parenti di Alain Ruelle decisero infine di seppellirlo nel cimitero di Escaudain, a pochi chilometri di distanza.
