All’inizio della settimana, Georges-Louis Bouchez riteneva necessaria una commissione d’inchiesta per esaminare il modo in cui l’ampliamento delle centrali nucleari veniva gestito dal ministro dell’Energia Tinne Van der Straeten e da Chris Peeters, allora amministratore delegato della l’operatore della rete ad alta tensione Elia. Secondo il presidente del MR, nei mesi precedenti erano state dette bugie per garantire l’uscita dal nucleare. Parla di manipolazione del dossier.
“Questa è diffamazione. Per due volte il signor Bouchez ha affermato che mentivo, che strumentalizzavo le analisi di Elia e che si dovrebbe istituire una commissione d’inchiesta. Si parla di una commissione con poteri di giudice istruttore, e della possibilità di perquisizioni Ce ne dovrebbe essere una semplicemente perché il presidente del MR ha una divergenza di opinioni sulla politica da perseguire?”, deplora il ministro Van der Straten nell’intervista a De Standaard.
“Se il signor Bouchez vuole giudizializzare il dibattito pubblico, allora presento un reclamo per affermazioni infondate e peraltro giuridicamente contestabili”, continua il ministro. Accusa anche il presidente dei liberali francofoni di perseguire una politica di vessazioni: “Un governo è una squadra, ma Bouchez non fa altro che attaccare frontalmente la gente, con discorsi che non si basano su nulla, sta toccando il fondo ancora più in politica”.