L’allarme non è nuovo, anche se può sembrare assurdo. L’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali e dei prodotti sanitari (ANSM) mette in guardia da diversi anni sui pericoli che esistono tra l’assunzione di determinati farmaci con… la frutta. E un frutto comune, che molti francesi amano mangiare la mattina, ad esempio a colazione. Si tratta di pompelmo, rivela Notre temps. Ma perché consumare un pompelmo potrebbe essere controindicato durante l’assunzione di un farmaco?
L’ANSM spiega che il frutto contiene furanocumarine. Si tratta di sostanze fototossiche naturalmente contenute in alcune piante, in particolare nelle bucce degli agrumi. E queste sostanze modificano l’assorbimento dei farmaci. Pertanto, diversi tipi di trattamenti contro alcune patologie sono chiaramente sconsigliati: farmaci contro l’eccesso di colesterolo (simvastatina), farmaci immunosoppressori prescritti dopo un trapianto d’organo (ciclosporina, tacrolimus, ecc.), un ansiolitico (buspirone) o addirittura un antipsicotico, la quetiapina.
E l’elenco è ancora lungo. Il problema è che il problema resta, indipendentemente dalla forma consumata (frutta, succo, marmellata, canditi, ecc.). Le furanocumarine sono resistenti alla cottura e neutralizzano un enzima che aiuta ad eliminare alcuni farmaci dal corpo. Di conseguenza, il passaggio di quest’ultimo nell’organismo viene amplificato, con il rischio di aumentare gli effetti indesiderati. (…)
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