Perché non tutti gli iPad Pro M4 saranno potenti come promesso

Perché non tutti gli iPad Pro M4 saranno potenti come promesso
Perché non tutti gli iPad Pro M4 saranno potenti come promesso
-

Con i nuovi iPad Pro, Apple lancia un nuovissimo chip. Ma non ha la stessa potenza a seconda del modello.

Con tanti buoni numeri e mille miliardi, Apple ha tentato un primo salto verso l’intelligenza artificiale generativa con il chip M4 presentato martedì 7 maggio. Nel corso di una conferenza trasmessa in video, l’azienda americana ha presentato i nuovi iPad, tra cui due iPad Pro.

Meno core e RAM per l’intelligenza artificiale?

Disponibili in due dimensioni e in tutti i casi dotati di schermo OLED e chip M4, alcune versioni però non sono così potenti come annunciato da Apple.

Osservando le pagine dedicate all’iPad Pro M4 sul sito del produttore, scopriamo che sui modelli con 256 GB e 512 GB di spazio di archiviazione, il chip M4 non è proprio lo stesso offerto sui modelli da 1 TB e 2 TB.

I core CPU del chip M4 infatti non sono lo stesso numero: nella versione da 256GB e 512GB possiamo contare “solo” su 9 core CPU (3 per prestazioni, 6 per alta efficienza energetica), contro 10 core CPU (4 performance ovviamente, 6 ad alta efficienza energetica) in 1TB e 2TB. Tuttavia, il numero di core GPU rimane invariato (10 core).

Anche la RAM è ridotta, poiché ci sono solo 8 GB di RAM nella versione da 256/512 GB, invece di 12 GB di RAM nella versione da 1/2 TB.

class="lozad">>
L’iPad Pro meno potente a seconda delle configurazioni © Apple

Apple non spiega queste differenziazioni che generalmente compaiono tra due gamme (l’iPhone 15 non ha le stesse specifiche tecniche di un iPhone 15 Pro), ma potrebbero comunque avere un impatto sulla gestione dell’intelligenza artificiale generativa. Google aveva infatti spiegato che le relative funzionalità richiedevano almeno 12GB di RAM. Ma allora questi erano consigli dedicati ad Android.

A dire il vero, probabilmente dovrai aspettare ancora un po’. Già perché gli iPad Pro non usciranno prima del 15 maggio, ma soprattutto perché di intelligenza artificiale si parlerà veramente solo a giugno, durante l’importante conferenza di Apple alla WWDC 2024, attesa da molti analisti. In questa occasione l’azienda avrebbe potuto siglare delle partnership con Google e i suoi Gemini, ma anche con OpenAi e ChatGPT per integrarli in iOS, e quindi in iPadOS.

-

PREV Crollo di un ponte a Baltimora: ritrovato il corpo dell’ultima vittima
NEXT «Che il Ps dia lezioni di buona gestione, quando vediamo le finanze di Bruxelles, è un po’ buffo. »