Questa diminuzione è attribuibile al mantenimento dei tagli alla produzione petrolifera da parte dell’Arabia Saudita.
Un documento presentato alla Borsa saudita indica che il gruppo ha registrato un utile netto di 102,27 miliardi di SAR (equivalenti a 27,27 miliardi di dollari) per il primo trimestre del 2024, rispetto a 119,54 miliardi di SAR (equivalenti a 31,88 miliardi di dollari). stesso periodo del 2023, precisando che tale diminuzione non è altro che il risultato di una riduzione dei volumi di greggio venduto.
L’Arabia Saudita, il più grande esportatore di greggio al mondo, produce circa 9 milioni di barili al giorno (bpd), ben al di sotto della sua capacità produttiva di 12 milioni di barili al giorno.
Questa situazione deriva da una serie di tagli alla produzione iniziati nell’ottobre 2022, quando l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) ha deciso di ridurre la propria produzione di due milioni di barili al giorno per aumentare i prezzi del petrolio.
Oltre a questa riduzione, nell’aprile 2023 l’Arabia Saudita e diversi altri membri dell’OPEC hanno concordato di ridurre la produzione di oltre 1 milione di barili al giorno. Dopo una riunione dell’OPEC nel giugno 2023, l’Arabia Saudita ha annunciato un’ulteriore riduzione di 1 milione di barili al giorno.
A marzo, il Ministero dell’Energia saudita aveva dichiarato che l’ultima riduzione, entrata in vigore nel luglio 2023, sarebbe stata prorogata fino al secondo trimestre
