8 marzo 2004: ricorre la Giornata internazionale della donna… La Parisienne

-

Il nostro anniversario “80 anni di Parigi, 80 titoli”

Il primo numero di Le Parisien apparve il 22 agosto 1944, nel pieno della liberazione di Parigi. Per celebrare questo anniversario, abbiamo selezionato 80 “titoli” storici o emblematici del loro tempo. Lo sport, la cronaca, la conquista dello spazio, le elezioni presidenziali, la scomparsa delle star… Raccontano otto decenni di attualità. Abbiamo scelto di raccontarvi il dietro le quinte. Una serie da scoprire fino alla fine dell’anno.

Ripercorrere 80 anni di cronaca attraverso il prisma dei diritti delle donne e della loro trattazione da parte di Le Parisien è come sfogliare un album di famiglia. Ci sono foto che vorremmo ingrandire per metterle in risalto, altre che ci fanno storcere il naso perché non eravamo lì a nostro vantaggio. È un esercizio salutare nel quale misuriamo il cammino percorso dal nostro giornale, che quest’anno festeggia gli 80 anni.

Nel 2024 c’è una constatazione di cui, in definitiva, dovremmo rallegrarci: la Giornata internazionale dei diritti della donna, che ricorre ogni anno l’8 marzo, è diventata un “castagnato” giornalistico. Cioè notizie ricorrenti che non possono essere ignorate allo stesso modo dell’inizio dell’anno scolastico. Eppure, vent’anni fa, nelle redazioni, non era così.

L’8 marzo 2004, Le Parisien fa colpo con un “colpo di stato”: diventa La Parisienne per 24 ore e adatta il suo logo, cosa estremamente rara. Obiettivo: esaminare “al microscopio i desideri e i desideri delle donne di oggi. Attraverso, in particolare, una gallery di ritratti che attraversa tutte le sezioni di questa edizione», spiega la prima pagina di oggi. Il suo titolo? “Ciò che vuole una donna…”

Una carta parigina che femminilizza i nomi delle professioni, dei titoli e delle funzioni

Nelle pagine interne sorridiamo rileggendo l’intervista a Laura Flessel. La prima spadaccina campionessa olimpica della storia, nel 1996, ci disse allora: “Mamma e campionessa, è possibile. » Possibile ma complicato, come abbiamo avuto modo di descrivere successivamente, da numerose altre testimonianze di atleti che non hanno voluto rinunciare a nulla. A vent’anni da questo ritratto, i comitati olimpici e paralimpici nazionali hanno appena presentato misure per consentire agli atleti, mamme ma anche papà, di vivere i Giochi di Parigi 2024 con i propri figli piccoli.

Ci fermiamo, però, imbarazzati dalla descrizione del primo deputato del municipio di Parigi, evidenziata in questa edizione: “Anne Hidalgo, la seduttrice”. Cioè dieci anni prima di un altro titolo di Le Parisien: “Comunale: Anne Hidalgo diventa la prima donna sindaco di Parigi”. In questo articolo di marzo 2014 lei è “il” sindaco di Parigi. Dal 2019, Le Parisien ha adottato una carta che femminilizza i nomi delle professioni, dei titoli e delle funzioni. Un modo per rendere visibile il ruolo delle donne nella nostra società. Da quel momento in poi è diventata “il” sindaco della capitale sulle nostre pagine.

Nello stesso anno, per la prima volta, Le Parisien menziona in prima pagina “ l’autore di una relazione”. Una piccola rivoluzione che ha suscitato, all’interno delle redazioni stesse del giornale, un dibattito acceso oggi difficile da immaginare.

La nostra prima pagina sull’annuncio della grande manifestazione del 23 novembre 2019

Usare le parole giuste per parlare, in particolare, di violenza sessista e sessuale, anche se resta ancora molto da fare, è una necessità imprescindibile. I troppo frequenti “drammi familiari” e “crimini passionali” hanno lasciato il posto agli “omicidi coniugali” o ai “femminicidi”.

Ovviamente #MeToo è stato lì. Le Parisien ha riportato la scioccante indagine del New York Times che ha rivelato nell’ottobre 2017 le violenze sessuali commesse dal magnate di Hollywood Harvey Weinstein e le sue ripercussioni al di fuori dei confini della California, compresa la Francia.

Se i primi articoli (illustrati nel Fatto del giorno) denunciano una “legge del silenzio” che colpisce le vittime, l’espressione “liberazione della parola” compare meno di una settimana dopo nelle carte di analisi. Proprio come decifrare l’influenza dei social network in questa rivoluzione sociale. Allo stesso tempo, si sta svolgendo una riflessione anche a livello interno con la creazione del Collectif des femmes du Parisien che si batte contro la scarsa rappresentanza delle donne nelle nostre colonne, così come in posizioni chiave nel giornale.

VIDEO. “Oggi contiamo i nostri morti”: si lotta contro la violenza sulle donne

Una configurazione che incide. Le Parisien è uno degli unici due giornali di stampa scritta a mettere in prima pagina l’annuncio della grande manifestazione contro la violenza contro le donne, il 23 novembre 2019: “Come porre fine ai femminicidi? » ci siamo chiesti, a pochi giorni dalle conclusioni del primo Grenelle sulla violenza domestica.

Nel febbraio 2021 è Le Parisien a svelare l’affare PPDA

Ma rendiamo a Cesare ciò che è di Cesare. È uno sconvolgimento di cui talvolta siamo stati in prima linea. Con questo Fatto del Giorno eravamo in vantaggio su MeToo! possiamo stupirci dopo aver consultato la doppia pagina di giugno 2016: “Molestie sessuali: signori, quando diciamo no, intendiamo no! »

Ne abbiamo fatta di strada da questa prima pagina del 19 novembre 1990: “Flo, sei un vero ragazzo! » È infatti con questo titolo, “che oggi non passerebbe più”, insiste Nicolas Charbonneau, direttore editoriale, che Le Parisien aveva scelto di salutare l’impresa della velista Florence Arthaud, la prima donna a vincere la Route rum.

Nel febbraio 2021 è stato Le Parisien a svelare l’affare PPDA. In prima pagina la testimonianza di Florence Porcel, la prima accusatrice di Patrick Poivre d’Arvor, ex conduttore protagonista del telegiornale TF 1, che sporgerà denuncia per due stupri.

20191123_LP_Féminicides_Une
20191123_LP_Féminicides_Une

Il 2021 è anche l’anno in cui il nostro giornale ha sul sito la verticale Sentinelle, dedicata esclusivamente alle notizie sulle lotte e sui diritti delle donne. Certo, c’è ancora molto da fare, ma la trattazione della discriminazione di genere ha trovato spazio in un quotidiano generalista come Le Parisien e non è più considerata “una questione da brave donne”.

-

PREV Processo Donald Trump: Stormy Daniels descrive dettagliatamente la relazione sessuale che dice di aver avuto con il candidato repubblicano
NEXT FATTO DELLA SERA Un Capo d’Oro per prendere il volo