Il cielo offre tregua, ma la regione resta invasa dall’acqua

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Inondazioni in Brasile

Il cielo offre tregua, ma la regione resta invasa dall’acqua

Le piogge torrenziali che hanno devastato il Sud del Brasile hanno smesso di cadere lunedì 6 maggio, ma la regione resta invasa dall’acqua e cresce la preoccupazione per gli approvvigionamenti della popolazione dopo questo disastro che ha provocato almeno 85 morti.

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Inondazioni dopo forti piogge a Porto Alegre, nello stato di Rio Grande do Sul, Brasile, il 3 maggio.
Foto: Xinhua/VNA/CVN

A una settimana dall’inizio di piogge senza precedenti, il bilancio continua a salire: 134 persone risultano disperse e si registrano 339 feriti, secondo l’ultimo rapporto della Protezione Civile dello Stato di Rio Grande do Sul, modificato in “zona di guerra” secondo il suo governatore.

In questo stato di circa 11 milioni di abitanti più di 150.000 persone hanno dovuto abbandonare le proprie case e più di 47.000 persone hanno trovato rifugio nei centri di accoglienza. A Porto Alegre, capoluogo della regione, nel quartiere Floresta, Neucir Carmo osserva con preoccupazione l’innalzamento delle acque.

Il livello del fiume Guaiba, che attraversa questa moderna metropoli di 1,4 milioni di abitanti, è salito a 5,26 m lunedì pomeriggio 6 maggio, dopo aver raggiunto i 5,30 m domenica 5 maggio, ben al di sopra del record di 4,76 m risalente all’alluvione storica del 1941.

Molte case sono state allagate fino al tetto. Secondo la Protezione Civile, 385 comuni del Rio Grande do Sul sono stati colpiti dal maltempo e un gran numero di essi sono praticamente tagliati fuori dal mondo. I temporali hanno causato anche frane e circa 200 strade sono state tagliate, rendendo ancora più difficile il compito dei soccorritori.

In elicottero o in barca, soccorritori e volontari sono impegnati in una lotta contro il tempo per salvare vite umane. Secondo il governo federale, nella regione sono stati dispiegati quasi 14.000 soldati. Sono anche responsabili della distribuzione di cibo alla popolazione, dato che, secondo le autorità, l’approvvigionamento idrico e alimentare è in gran parte compromesso.

APS/VNA/CVN

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