Tennis. WTA – Rabat – Bianca Andreescu: “Non mi sembra che il mio corpo abbia 23 anni”

Tennis. WTA – Rabat – Bianca Andreescu: “Non mi sembra che il mio corpo abbia 23 anni”
Tennis. WTA – Rabat – Bianca Andreescu: “Non mi sembra che il mio corpo abbia 23 anni”
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Annunciato a lato di Rabat (19-25 maggio) per la sua ripresa, Bianca Andreescu non gioca da nove mesi e subisce una sconfitta Montreal WTA 1000 di fronte a Camila Giorgi (6-3, 6-2). Intervistato dai media Punto di incontro in Canadaè apparsa ovviamente sollevata di tornare sul circuito, anche se questa pausa prolungata non le ha solo fatto del male: “JMi sento bene, non vedo l’ora di tornare al torneo Rabat. Mi sono allenato negli ultimi tre mesi, il pre-campionato più lungo della mia vita, ma sta andando abbastanza bene. Durante questo periodo di assenza ho imparato molto su me stesso attraverso le sfide che ho affrontato più che attraverso le vittorie e i momenti felici. JSento di aver scoperto molto su me stesso. Avere altri hobby come la spiritualità mi impedisce di impazzire.”

Davanti alla schiena, Andreescu si è infortunata alla caviglia…

“Non ho mai avuto un anno intero senza problemi.”

Il vincitore di gli US Open 2019, ex 4° giocatrice al mondo, è tornata anche alle difficoltà fisiche vissute negli ultimi mesi, che sarebbero legate a problemi mentali: Non sento che il mio corpo abbia 23 anni a causa di tutti gli infortuni, sono stato molto sfortunato. Non ho mai avuto un anno intero senza problemi e il mio obiettivo ora è prepararmi fisicamente per dare il massimo. La sfida più difficile della mia vita è affrontare lesioni fisiche e problemi di salute mentale, che in qualche modo vanno di pari passo. La salute mentale occupa un posto molto importante nella mia vita, tutto qui. Se non stai bene in questo senso, non starai bene neanche fisicamente o emotivamente.”

“Rappresentare il mio Paese è la cosa più importante per me”

Colpito alla schiena dal torneo Washingtonl’attuale 225esimo nel mondo, dovrebbe far parte dei festeggiamenti Roland Garros dove beneficerà di una classifica protetta per accedere al tavolo finale. Un modo per prendere confidenza e disputare una serie di partite sulla terra battuta prima dei Giochi Olimpici Parigi, competizione in cui ha sempre sognato di competere: “È stato il mio obiettivo fin da quando ero piccolo, essere su questo palco, vincere o perdere, rappresentare il mio paese è la cosa più importante per me”.

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