lunedì il sindacato delle scuole superiori annuncia un numero “significativo” di istituti bloccati

lunedì il sindacato delle scuole superiori annuncia un numero “significativo” di istituti bloccati
lunedì il sindacato delle scuole superiori annuncia un numero “significativo” di istituti bloccati
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Manes Nadel, vicepresidente dell’Unione delle scuole superiori, assicura domenica 5 maggio su BFMTV che “diverse dozzine” di stabilimenti saranno bloccati questo lunedì a sostegno dei palestinesi.

La mobilitazione a sostegno dei palestinesi sta ormai raggiungendo le scuole superiori. Dopo i blocchi a Sciences Po o anche alla Sorbona, è il turno delle scuole secondarie di essere interrotte dai blocchi. Su BFMTV, Manes Nadel, vicepresidente dell’Unione delle scuole superiori, fa il punto su cosa ci aspetta lunedì 6 e martedì 7 maggio.

“Un numero significativo di scuole superiori sarà bloccato domani”, dice, riconoscendo in anticipo un calcolo difficile. Secondo i loro feedback, saranno interessate “diverse dozzine” di stabilimenti, soprattutto nell’Île-de-France.

L’obiettivo, come spiega in un comunicato il sindacato delle scuole superiori, è denunciare il “massacro” in corso nella Striscia di Gaza.

Impatto limitato?

Il Ministero dell’Istruzione ha dichiarato sabato 4 maggio a Le Parisien di essere “attento” alla situazione ma di non essere preoccupato per “allerta particolari” relativi alle mobilitazioni nelle scuole superiori.

Gwenaël Surel, vicesegretaria generale dell’SNPDEN, la principale organizzazione del personale dirigente, ha ricordato che la settimana sarà breve, poiché mercoledì e giovedì sono giorni festivi, a volte con ponti. Gli specialisti prevedono quindi un movimento ristretto che potrebbe faticare a sostenersi nel tempo.

Resta il fatto che questi blocchi dividono, fino al vertice più alto dello Stato. Lo stesso Presidente della Repubblica ha condannato “con la massima fermezza” le azioni filo-palestinesi nelle università.

“Capisco benissimo che ciò che sta accadendo oggi, soprattutto a Gaza, è sconvolgente – anche la Francia chiede un cessate il fuoco immediato – ma impedire il dibattito non ha mai aiutato a risolvere un conflitto”, ha sottolineato il Capo dello Stato sabato 4 maggio.

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