Giro 2024 | Tadej Pogacar vince la 2a tappa e si porta al comando della classifica generale al Santuario di Oropa

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Questa volta nessuno poteva privarlo. Alla ricerca della vittoria di tappa e della maglia rosa questo fine settimana, Tadej Pogacar ha spazzato via il suo fallimento sabato vincendo in solitaria la 2a tappa del Giro 2024, in cima alla leggendaria salita verso il Santuario di Oropa. Passato all’attacco a 4,5 km dall’arrivo, il campione sloveno si è subito isolato e non si è più fatto vedere, centrando la prima vittoria della sua carriera al Giro d’Italia. Un successo che gli regala anche la maglia rosa di leader, Jhonatan Narvaez (INEOS Grenadiers) logicamente esplosa. Nuova delusione in casa francese per Romain Bardet (DSM-Firmenich PostNL), che perde ancora tempo.

Disastro evitato per un soffio: Pogacar cade davanti alla sua vettura a seguito di una foratura

Pogacar, come Pantani

Sognava di imitare Marco Pantani all’Oropa ma non c’è dubbio che Tadej Pogacar avrebbe fatto a meno di spingere il paragone a tale parossismo. Come l’italiano nel 1999, lo sloveno si è preso uno spavento ai piedi della salita finale forando, ma soprattutto cadendo dopo aver tentato di girare con una ruota sgonfia. Un grosso errore alla fine senza conseguenze per il due volte vincitore del Tour de France (2020, 2021), che ha poi messo le cose in chiaro al termine di una giornata senza sorprese.

Partita spedita, la fuga composta da cinque azzurri tra cui il portacolori ciclamino Filippo Fiorelli (VF Group-Bardiani-CSF-Faizané) non ha mai avuto davvero alcuna speranza di vittoria, nonostante il tentativo in solitaria di Andrea Piccolo (post EF Education-Easy), ripreso A 6,5 km dall’arrivo. Come sabato, gli UAE-Emirates hanno imposto un ritmo elevato nella salita verso Oropa (1° cat, 11,8 km al 6,2%) e dopo una staffetta finale supportata da Majka, Pogacar ha piazzato un’accelerazione brusca al km 4,5 ma lineare che ha fatto esplodere tutte le sue avversari.

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Pogacar: “C’è stata un po’ di confusione quando sono caduto, ma niente di grave”

Già 45” di vantaggio per “Pogi”

L’unico corridore ad aver davvero provato a seguire lo sloveno, Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale) ha subito un crollo e si è messo anche un po’ stupidamente in rosso, finendo per esplodere completamente concedendo 1’00” ad una Pogacar non necessariamente al top ma sufficientemente imperiale da lasciare il segno in questo Giro per la prima volta. Dopo due giorni di corsa è già vincitore, 108esimo corridore ad aver vinto nei tre Grandi Giri, e maglia rosa. Come previsto.

Compensando i loro sforzi più di O’Connor, Geraint Thomas (INEOS Grenadiers) e Daniel Felipe Martinez (Bora-Hansgrohe) hanno limitato relativamente bene i danni, perdendo 27” su Pogacar, come l’inaspettato Lorenzo Fortunato (Astana), poi quel Uijtdebroeks ( Visma |. Lease a Bike) ed Einier Rubio (Movistar) concedono 30”. Grosso fallimento invece di Bahrain-Victorious – né Antonio Tiberi né Damiano Caruso riescono a seguire i migliori – e Romain Bardet, incapace di seguire come sabato verso Torino. Nel complesso comincia a fare molto per il francese, ormai arretrato di oltre tre minuti dalla nuova maglia rosa, Tadej Pogacar. Dopo due giorni di gara, lo sloveno ha già 45” di vantaggio su Thomas e Martinez, 54” su Uijtdebroecks e Rubio e 1’05” su Fortunato.

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