Investing.com – Il rapporto sull’inflazione mostra che l’indice dei prezzi al consumo (CPI) è sceso al 2,4% a settembre, dal 2,5% di agosto, quando il mercato prevedeva il 2,3%. Su un mese, l’IPC è aumentato dello 0,2%, come in agosto.
L’indice core, che esclude i prezzi dei prodotti alimentari e dell’energia, è aumentato del 3,3% su base annua, battendo le previsioni del 3,2%, con un aumento mensile dello 0,3%.
In risposta, i futures sugli indici azionari sono crollati, l’S&P 500 ha perso 17,50 punti (0,3%), l’S&P 500 è sceso di 93 punti e il Nasdaq-100 è sceso dello 0,4%.
Il dollaro è sceso dello 0,1% a 102,80. Il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni è salito di tre punti base, al 4,09% circa. L’oro è salito sopra i 2.620 dollari.
Skyler Weinand di Regan Capital ha affermato che i recenti dati sull’inflazione e sull’occupazione potrebbero spingere la Federal Reserve a sospendere per il momento i tagli dei tassi di interesse.
Tuttavia, i dati sul mercato del lavoro sono stati peggiori del previsto. Ciò potrebbe spingere la Fed a considerare l’impatto della sua politica monetaria sul mercato del lavoro.