Caduta del prezzo del cacao sul mercato internazionale | APAnews

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Il prezzo di questa speculazione sul mercato globale potrebbe essere ancora volatile nei mesi a venire.

Sul mercato londinese, il prezzo del cacao all’inizio di aprile 2024 era scambiato a 6.300 FCfa al kg, un record storico. Basandosi su questa tendenza, lo Stato ivoriano ha fissato all’apertura degli scambi intermedi il kg di cacao a 1.500 franchi CFA, con un aumento del 50%.

La Costa d’Avorio, il principale produttore mondiale di cacao, pratica il sistema stabilizzato. L’aumento giornaliero dei prezzi mondiali non si trasmette immediatamente, ma avvantaggia i produttori con un certo ritardo.

Poco prima dell’apertura della campagna intermedia, il 2 aprile 2024, i partiti dell’opposizione hanno chiesto un aumento del prezzo di un kg di cacao. Il Partito Democratico della Costa d’Avorio (PDCI), presieduto da Tidjane Thiam, ha proposto un prezzo di 2.500 franchi CFA/kg.

Con l’attuale stagione delle piogge, la qualità del cacao sta diminuendo. Alla Borsa di Londra si registra un calo dei prezzi da quasi una settimana, con una tonnellata venduta a 5,98 milioni di franchi CFA il 1° maggio 2024, il livello più basso da un mese.

Sul mercato di New York, i prezzi dei contratti futures sul cacao sono diminuiti di quasi 581.000 franchi CFA (950 dollari) tra il 30 aprile e il 1 maggio 2024, attestandosi a 5,61 milioni di franchi CFA al mese, il più basso dal 22 marzo 2024.

I prezzi del cacao hanno registrato un’impennata spettacolare negli ultimi mesi con importi che hanno raggiunto i 10.000 dollari USA per tonnellata, ovvero 6.110 franchi CFA per kg. Negli ultimi giorni, i prezzi hanno subito un drastico calo del 27% in media dal 30 aprile 2024.

“Quando i prezzi del cacao hanno registrato un aumento significativo, gli oppositori ivoriani hanno approfittato di questo miglioramento dovuto ai rischi climatici per trovare limiti alla riforma del governo”, ha osservato Bernard Kokora, vice segretario nazionale del Rhdp (potere) America.

Per Nzi Bernard Kokora, l’opposizione ivoriana dovrebbe apprezzare il sistema di stabilizzazione che permette di garantire agli agricoltori un prezzo franco azienda nonostante le fluttuazioni del mercato mondiale, accogliendo con favore la lungimiranza del Capo di Stato Alassane Ouattara.

Dalla creazione, nel dicembre 2011, del Coffee-Cocoa Council, organismo di regolamentazione, la Costa d’Avorio ha deciso di concedere almeno il 60% del prezzo CIF del cacao ai produttori, applicando un sistema stabilizzato, basato sull’anticipo vendita di buona parte del raccolto, sui mercati a termine.

Il cacao ivoriano rappresenta il 45% della fornitura mondiale, con oltre 2 milioni di tonnellate di fave prodotte, e contribuisce per il 14% al PIL. Il riscaldamento globale ha seccato alcuni frutteti, provocando un calo della produzione nazionale del 23%.

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