The Offspring, “sovralimentato” e super disgustato da Trump

The Offspring, “sovralimentato” e super disgustato da Trump
The Offspring, “sovralimentato” e super disgustato da Trump
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“Affrontare ciò che il mondo ci riserva”, in particolare “Donald Trump, che semina sfiducia nei confronti delle istituzioni democratiche”: così Noodles, pilastro del gruppo cult punk The Offspring, presenta all’AFP il nuovo album Sovralimentato.

Questo può essere tradotto come “Sovralimentato”, livello di alimentazione. Sulla copertina, evidentemente di pessimo gusto, di questo album, la cui uscita è prevista per venerdì, c’è uno scheletro luminescente attraversato da un fulmine.

La corrente scorre ancora nelle chitarre della band americana, che dal successo dell’album non ha mai abbassato il tono Distruggerepubblicato 30 anni fa.

Fu Noodles – Kevin Wasserman allo stato civile, 61 anni – a plasmare i riff delle hit dell’epoca, Autostima O Vieni fuori e gioca. Sempre efficace nei festival, fonte di pogo ad esempio al Rock en Seine, alle porte di Parigi, a fine agosto. “Rock en Seine è diventato Rock Insane [Rock de dingue]», ha scherzato al microfono il cantante Dexter Holland, altra mente del gruppo.

E la tensione aumenta non appena chiediamo a Noodles, chitarrista, perché un titolo del genere per questo nuovo disco. “L’abbiamo chiamato così perché ci sono sempre stronzate politiche assurde, guerre, l’ascesa del nazionalismo, dell’estrema destra”, inizia.

“Ammettiamolo”

“Quindi andiamo avanti con la vita, usciamo, affrontiamo questa merda, questo è quello che Joe Strummer vorrebbe che facessimo, penso.” Strummer, morto nel 2002, era il leader dei Clash, un leggendario gruppo punk britannico degli anni ’70 e ’80, irto di capitalismo e movimenti di estrema destra.

Quando invitiamo Noodles ad approfondire la politica, con la prospettiva delle elezioni presidenziali americane del 5 novembre, la sua risposta è dirompente: “Pensavo che la democrazia e i principi democratici sarebbero sempre rimasti forti nel nostro Paese, ma prendiamo qualcuno come Donald Trump, che semina sfiducia verso le istituzioni democratiche del nostro Paese…”

E da ricordare l’assalto al Campidoglio nel gennaio 2021, il santuario della democrazia americana a Washington, da parte degli infuocati sostenitori di Trump. “Non era un film di fantascienza, ma era la realtà. Ho pensato che fosse il tentativo di colpo di stato più stupido di sempre”. “Devono aver saputo, però, che le elezioni [de Joe Biden] non è stato rubato. Non ci sono prove, ma loro hanno voluto crederci. O non vogliono essere informati, oppure credono a Donald Trump”.

“All’epoca ero ancora su Twitter e dissi di stare lontano dal Campidoglio: ‘Stai lontano, diventerà violento, sarà stupido e tu non vuoi farne parte.'”

“Platistes”

Un social network che ha lasciato. “Una volta che Elon Musk ha preso il controllo, lo è diventato [qui pensent que la terre est plate, NDLR]razzisti e bigotti. “Non ne potevo più”.

Noodles ora preferisce Instagram per “video di surf, video di chitarra, comici che raccontano barzellette”. Ma dietro questa apparente distensione sul ritornello del “che senso ha?”, l’uomo dai capelli bicolore si tiene informato, infarcendo l’intervista di riferimenti alla vita politica europea, in particolare alle elezioni legislative francesi.

Una complessità che ritroviamo nel cantante e altro guardiano del tempio di The Offspring, Dexter Holland. Il quasi sessantenne, che canta ancora come uno studente liceale spavaldo (come in Accendilo nel nuovo album), prosegue i suoi studi parallelamente ai Rock’n’Roll Circus, fino ad ottenere il dottorato in biologia molecolare.

Con lui e Noodles, il DNA di The Offspring è preservato. Il ragazzo dell’autunnoun nuovo titolo, avrebbe potuto benissimo trovare il suo posto nell’opera americana del 1998, quello dei successi I bambini non stanno bene o anche Bella Vola.

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