“Continuo a lottare per i feriti”, l’udienza trasmessa a Perpignan per evitare che le famiglie debbano viaggiare

“Continuo a lottare per i feriti”, l’udienza trasmessa a Perpignan per evitare che le famiglie debbano viaggiare
“Continuo a lottare per i feriti”, l’udienza trasmessa a Perpignan per evitare che le famiglie debbano viaggiare
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Il processo d’appello sulla tragedia di Millas si è aperto lunedì 7 ottobre 2024 davanti alla Corte d’appello di Aix-en-Provence. L’incidente d’autobus avvenuto nel 2017 costò la vita a sei scolari e ne ferì altri diciassette, di cui otto in modo grave. Il processo, della durata prevista di tre settimane, viene trasmesso al tribunale giudiziario di Perpignan per consentire alle parti civili di seguire il procedimento.

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Sette anni dopo la tragedia di Millas, il processo d’appello del conducente si è aperto presso il tribunale di Aix-en-Provence, a più di 300 chilometri dal luogo della tragedia. Nel 2017, a collisione tra uno scuolabus e un TER a un passaggio a livello, a Millas nei Pirenei Orientali, causò la morte di sei scolari e ferì gravemente otto degli altri 17 passeggeri.

A Perpignan è stata allestita un’aula presso il tribunale giudiziario per consentire alle famiglie delle vittime, tra cui quelle di Yonas, Allan e Teddy, nonché alle famiglie dei bambini feriti, di seguire il processo in diretta senza dover viaggiare ad Aix -en-Provence. Questa ritrasmissione permette alle parti civili di restare coinvolte nel processo evitando un viaggio lungo e faticoso.

È stato messo in atto un sistema di codifica a colori che utilizza i lacci per rispettare la privacy delle famiglie che preferiscono non esprimersi pubblicamente. France 3 Occitanie ha osservato che poche famiglie hanno scelto di testimoniare. Solo la nonna di Yonas, 11 anni e morta nell’incidente, ha accettato di confidarsi.

Non mi aspetto più nulla da questo processo. Continuo a lottare per i feriti, perché per i morti è finita.

Nonna di Yonas (morta durante la tragedia)

Durante questa prima giornata di processo, nell’aula del tribunale di Perpignan si sono riunite circa 25 persone, tra cui anche aventi giovani vittime e i loro genitori nell’aula del tribunale di Aix-en-Provence. Il processo dovrebbe durare tre settimane.

Scritto con Sandra Canal.

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