L’associazione Phonambule riporta il sorriso ai bambini ricoverati a Fréjus

L’associazione Phonambule riporta il sorriso ai bambini ricoverati a Fréjus
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Una dolce canzone che… Hanno cantato i professionisti dell’associazione Phonambule. Nell’ambito della loro collaborazione con il centro ospedaliero intercomunale Fréjus Saint-Raphaël, gli specialisti della musica dell’ospedale sono intervenuti nei reparti neonatale e pediatrico per lenire i disturbi dei più piccoli. Le melodie suonate alla chitarra da Caroline Kozlowski e le fiabe raccontate da Gaëlle Chauveau hanno incantato i piccoli pazienti, che per qualche istante hanno dimenticato le loro stanze igienizzate, trasportati in un viaggio tra parole e note.

Il programma di azioni artistiche “cultura e salute” presso l’ospedale, che fa parte dell’accordo dei ministeri della salute e della cultura, è sostenuto dagli esperti dell’associazione: “Da 25 anni, Phonambule semina i suoi ritmi gioiosi e le sue dolci melodie nei servizi ospedalieri della regione, da Fréjus a Tolone… La musica viva calma, porta conforto, umanizza.”

Duetti vivaci per dimenticare i malanni

Quattordici musicisti qualificati compongono vivaci duo che si mettono in viaggio per incontrare pazienti ricoverati, anziani, neonati, visitatori e operatori sanitari. L’associazione raggiunge così quasi 15.000 persone ogni anno in una quarantina di servizi: pediatria, neonatologia, chirurgia infantile, maternità, psichiatria infantile, psichiatria, geriatria, cure palliative, centri Alzheimer e anche nelle carceri.

“Dal 2008 Phonambule organizza con gli ospedali partner operazioni di musica e arti performative, che sono occasioni per aprire uno spazio di scambio per tutte le discipline artistiche, per insolite condivisioni familiari, e per sensibilizzare il pubblico ad un’altra immagine dell’ospedale come luogo aperto alla cultura e alle pratiche artistiche”, hanno evidenziato la musicista Caroline Kozlowski e la narratrice Gaëlle Chauveau.

“In un paesaggio sonoro coccolato”

Entrambi appassionati, facevano risuonare i suoni “Parole che schioccano e si contorcono in un paesaggio sonoro coccolato che trasporta grandi e piccini”.

“E se andassimo al mare, e se ascoltassimo il canto del vento o la lepre che corre nel cespuglio, e se raccogliessimo nocciole?” Ogni avventura solleticava orecchie grandi e piccole, deliziate dai momenti magici cullati dalla chitarra, dalle dolci canzoni e dai sorrisi che alleviano la sofferenza. Le voci di Phonambule sono riconosciute come preziose alleate terapeutiche.

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