Assassinio di Matisse a Châteauroux: queste terribili minacce ricevute per errore, la Procura batte il pugno sul tavolo

Assassinio di Matisse a Châteauroux: queste terribili minacce ricevute per errore, la Procura batte il pugno sul tavolo
Assassinio di Matisse a Châteauroux: queste terribili minacce ricevute per errore, la Procura batte il pugno sul tavolo
-

Il 27 aprile, Matisse, un ragazzo pieno di vita, è stato brutalmente accoltellato a Châteauroux. La sua morte gettò la città nel lutto e nel tumulto. Rapidamente, un sospettato, Rahman M., minorenne all’epoca dei fatti, viene arrestato e incriminato per omicidio volontario. Fu allora che un’ondata di odio si abbatté su un ex magistrato del tribunale di Châteauroux, accusato ingiustamente di aver rilasciato il sospettato nel contesto dei casi precedenti, si riferisce Il parigino.

Queste accuse, rilanciate sui social network da internauti spesso vicini all’estrema destra, sono, tuttavia, del tutto infondate. L’ex magistrato non ha mai dovuto occuparsi dei fascicoli riguardanti Rahman M. e quindi non ha mai preso una decisione nei suoi confronti. Tuttavia le voci crescono alimentata da spiriti maligni che sfruttano questo dramma diffondere messaggi odiosi e xenofobi.

La Procura di Bourges si fa avanti di fronte alle minacce ricevute

Di fronte a questa situazione inaccettabile, la Procura di Bourges non poteva restare in silenzio. In un severo comunicato stampa, il primo presidente della Corte d’appello, Alain Vanzo, e il procuratore generale della Corte d’appello, Éric Maillaud, ha denunciato fermamente questi attacchi ingiustificati e ha ricordato il rispetto dovuto alla giustizia e ai suoi rappresentanti. “Non possiamo che indignarci per il fatto che, a dispetto della legge che reprime ogni forma di minaccia e di odio online e nell’anonimato garantito da Internet e dai social network, criticare violentemente la legittima azione dei magistrati qui, dans le strict respect des textes et des engagements internationaux de la France, n’envisagent l’incarcération d’un jeune mineur auteur de délits – quelle que soit son origine – qu’avec la prudence légitime que chacun est en droit d’ aspettare“, loro hanno detto.

Lo ha ricordato anche la procura di Bourges il sospettato dell’omicidio di Matisse non poteva essere detenuto al momento degli eventi, in conformità con la legge applicabile ai minori. Ha inoltre invitato alla calma e al rispetto, sottolineando l’importanza di non diffondere informazioni false e di non cedere all’incitamento all’odio.

Quali sono le sanzioni per gli autori di molestie informatiche e minacce di morte?

Il cyberbullismo è definito come molestare una persona attraverso una rete di comunicazione elettronica, soprattutto Internet. Può assumere diverse forme, come inviare messaggi offensivi o minacciosi, pubblicare foto o video umilianti o diffondere informazioni false. L’articolo 222-6-1 del codice penale punisce le molestie informatiche un anno di reclusione e 15.000 euro di multa. La pena è aumentata a due anni di reclusione e a 30.000 euro di multa se le molestie hanno portato la vittima al suicidio o al tentativo di suicidio.

Anche le minacce di morte sono punibili dalla legge. L’articolo 227-15 del codice penale punisce le minacce di morte un anno di reclusione e 15.000 euro di multa. La pena è portata a cinque anni di reclusione e 75.000 euro di multa se le minacce sono rivolte a persona investita di un incarico di pubblico servizio, come un poliziotto o un magistrato. È importante notare che tali pene possono essere aggravate in caso di circostanze aggravanti, come la commissione reiterata dei reati o l’utilizzo di un particolare mezzo di comunicazione, come Internet.

-

PREV A Douarnenez, undici le partite in programma per la prima giornata del Mondial Pupilles
NEXT Calcio – Ligue 2. Possibile proseguimento, Thomas Callens titolare, Lucas Buades assente…: cosa sapere prima di Rodez