I trader lavorano alla Borsa di New York
Martedì la Borsa di New York ha aperto in positivo, ma il rimbalzo, dopo un calo di oltre l’1% degli indici, resta cauto in attesa degli indicatori chiave attesi per la fine della settimana.
Nelle prime contrattazioni, l’indice Dow Jones ha guadagnato lo 0,31% a 42.082,77 punti mentre il più ampio Standard & Poor’s 500 è salito dello 0,46% a 5.722,32 punti.
Il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,50%, a 18.014,33 punti.
I tre indici azionari, che lunedì hanno sofferto del rialzo dei rendimenti dei titoli sovrani con un mercato del lavoro più dinamico del previsto e dell’impennata del prezzo del petrolio in vista della situazione in Medio Oriente, cercano di riconquistare parte del terreno perduto il giorno prima.
“Abbiamo osservato un forte calo lunedì, quindi non è anormale vedere un leggero rimbalzo, soprattutto perché martedì mancano dati”, sottolinea Fiona Cincotta, analista di mercato del City Index.
L’indice di volatilità di Wall Street, che lunedì ha toccato il massimo dall’8 agosto a 22,64 punti, è sceso del 3,35%, a 21,88 punti.
Gli investitori si concentrano ora sull’inizio della stagione dei risultati societari del terzo trimestre, che inizierà venerdì con le principali banche americane. Sul fronte degli indicatori, per giovedì sono previsti i dati mensili sull’inflazione americana, mentre mercoledì avverrà la pubblicazione dei “verbali” della riunione del 17-18 settembre della Federal Reserve americana (Fed).
Dopo la pubblicazione, venerdì scorso, del rapporto mensile ufficiale sull’occupazione negli Stati Uniti, i trader stimano ora a quasi l’89% la probabilità di un taglio di soli 25 punti base dei tassi della Fed alla riunione di novembre, secondo il barometro FedWatch del CME.
Adriana Kugler, membro del consiglio dei governatori della Federal Reserve, martedì si è espressa a favore di ulteriori riduzioni degli oneri finanziari negli Stati Uniti. Lunedì anche altri funzionari della Fed, come John Williams e Alberto Musalem, hanno ritenuto opportuno tagliare i tassi nel tempo. Più tardi sono attesi gli interventi dei colleghi Raphael Bostic, Susan Collins e Philip Jefferson.
In termini di valori, Pepsico ha guadagnato lo 0,74% nonostante l’annuncio di un calo a sorpresa del fatturato nel terzo trimestre e una riduzione delle previsioni di crescita annuale delle vendite.
Honeywell International avanza dell’1,40%, dopo aver annunciato l’intenzione di scindere e quotare separatamente le attività dei materiali avanzati.
I gruppi cinesi quotati a Wall Street come Alibaba, JD.Com e PDD Holdings scendono dal 6,10% al 7,83% dopo gli annunci di sostegno economico da parte delle autorità cinesi, considerato insufficiente da alcuni investitori. In sofferenza anche i titoli del settore del lusso come Estee Lauder (-3,50%), Tapestry (-1,07%) e Canada Goose (-1,39%).
(Scritto da Claude Chendjou, a cura di Blandine Hénault)
