USA: forte aumento delle scorte settimanali di greggio

USA: forte aumento delle scorte settimanali di greggio
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New York (awp/afp) – Le scorte commerciali di petrolio greggio degli Stati Uniti sono aumentate la scorsa settimana dopo un calo quasi equivalente la settimana precedente, secondo i dati diffusi mercoledì dalla US Energy Information Administration (EIA).

Durante il periodo di sette giorni terminato il 26 aprile, queste riserve sono aumentate di 7,3 milioni di barili mentre la previsione mediana degli analisti era per un aumento di soli 2,5 milioni di barili.

Le riserve di greggio ammontano a 460,9 milioni di barili e in questo momento sono inferiori del 3% alla media degli ultimi cinque anni, precisa il comunicato stampa dell’EIA.

Questo aumento delle scorte si spiega in particolare con un forte calo delle esportazioni, scese a 3,9 milioni di barili al giorno rispetto ai 5,1 milioni della settimana precedente.

Le importazioni sono aumentate leggermente (+274.000 barili al giorno a 6,7 ​​mb/g).

Inoltre, il ritmo dell’attività della raffineria è rallentato all’87,5% rispetto all’88,5% della settimana precedente, il che aumenta la quantità di greggio in attesa di essere lavorato.

Le riserve di benzina, da parte loro, sono aumentate leggermente di 300.000 barili, quando gli analisti si aspettavano un piccolo calo di 1,02 milioni di barili.

La produzione di greggio statunitense è rimasta vicina al suo record di 13,1 milioni di barili al giorno.

La domanda di prodotti raffinati consegnati al mercato statunitense è rimasta stabile su una media di quattro settimane a 19,6 milioni di barili.

Da segnalare anche il rafforzamento delle riserve strategiche americane (SPR), che sono aumentate di 600.000 barili e ammontano ora a 366,3 milioni di barili.

I prezzi del greggio, già in calo prima della pubblicazione di questi dati, hanno aumentato le perdite data l’abbondanza di questi titoli.

Il prezzo del barile di Brent del Mare del Nord con consegna a luglio, che è il primo giorno di utilizzo come contratto di riferimento, ha perso l’1,84% a 84,74 dollari.

Il suo equivalente americano, il barile di West Texas Intermediate (WTI), con consegna a giugno, è sceso dell’1,87% a 80,40 dollari.

afp/rp

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