Guerra Israele-Hamas: il dolore dei familiari dei due ostaggi francesi ancora prigionieri

Guerra Israele-Hamas: il dolore dei familiari dei due ostaggi francesi ancora prigionieri
Guerra Israele-Hamas: il dolore dei familiari dei due ostaggi francesi ancora prigionieri
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Durante il suo attacco senza precedenti del 7 ottobre, Hamas ha catturato 251 ostaggi.

Tra i cento ancora detenuti a Gaza, due sono francesi.

I parenti testimoniano di TF1.

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Israele e Hamas in guerra

Una giornata di memoria. Per Hadas, moglie di Ofer Kalderon, uno degli ultimi due ostaggi franco-israeliani detenuti da Hamas, l’espressione è insopportabile. Perché per lei la giornata del 7 ottobre 2023 non può finire finché suo marito sarà detenuto a Gaza. “Non chiedermi se Ofer è vivo, non lo so.”davanti a Hadas. Due dei loro figli, Sahar, 16 anni, e Herez, 12 anni, sono stati rilasciati dopo 52 giorni.

A loro non importa degli ostaggi

Hadas Kalderon, sul governo israeliano

“Mia figlia si sente in colpa per averlo lasciato. Lui le ha detto ‘per favore, non dimenticarmi, combatti per me, non voglio morire qui’. Allora come può- può avere una vita normale?”sottolinea Hadas Kalderon. I due bambini non escono più dalla loro stanza, non tornano a scuola, non lasciano più la madre.

Lei lotta ancora contro l’oblio, ma anche contro la guerra in Libano, condotta dal governo israeliano. “Quale governo? Il nostro? Degli ostaggi non si preoccupano. Sono pedine di uno scacchiere politico”, si rammarica Hadas Kalderon, con le lacrime agli occhi. Lei spera nella fine dei combattimenti, unico modo secondo lei per rivedere gli ultimi ostaggi nelle mani di Hamas.

Tra loro, Ohad Yahalomi, il secondo franco-israeliano ancora prigioniero. Ogni giorno sua madre Esther si pone la stessa domanda: verrà rilasciato oggi? Rimane instancabilmente fiduciosa. Netanyahu non mi ha chiesto se dovessimo andare in guerra. Nessuno me lo ha chiesto. E pongo la domanda ai paesi occidentali: come possiamo negoziare con i terroristi?”chiede. Per un anno non ci sono stati pasti in famiglia. La visione della sedia vuota di Ohad è troppo dolorosa per lui. “Ci vorrà tempo, ma non ho tempo vorrei che fosse stato rilasciato oggi, ieri, già un anno fa”.insiste Esther Yahalomi.

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R. Lo. | Segnalazione TF1 Florence de Juvigny, Pauline Lormant, Frédéric Mignard

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