In questo senso, ha sottolineato la volontà del Regno di svolgere un ruolo di primo piano nel rafforzamento della cooperazione triangolare con Cina e Africa in settori quali la formazione, la sanità, la gestione delle risorse idriche e la governance.
Il Marocco e la Cina hanno una significativa esperienza riconosciuta a livello internazionale che può avvantaggiare i paesi africani partner, ha aggiunto. L’Africa, come la Cina, è sempre stata una priorità della politica estera del Marocco a tutti i livelli, ha proseguito, ricordando, in questo contesto, che il Regno è stato un attore attivo all’interno del Forum di Cooperazione Cina-Africa (FOCAC) sin dalla sua creazione nel 2000, garantendo una partecipazione di alto livello a tutte le sue riunioni e essendo all’origine di numerose iniziative volte al raggiungimento dei suoi obiettivi.
Il diplomatico marocchino ha inoltre affermato che la visione del Marocco in termini di cooperazione con il continente converge in gran parte con le iniziative e gli orientamenti adottati dalla Cina, pur sottolineando l’interesse dei paesi africani a trarre vantaggio dall’esperienza e dagli investimenti cinesi.
Per quanto riguarda le relazioni bilaterali sino-marocchine, El Ansari ha ricordato le due importanti decisioni prese da Sua Maestà il Re Mohammed VI durante la storica visita del Sovrano a Pechino nel 2016, relative all’esenzione dal visto per i cittadini cinesi e alla creazione della Mohammed VI Tanger Tech City, che ospita decine di grandi aziende cinesi che operano in vari settori.
Egli ha parlato anche delle eccellenti relazioni politiche tra i due paesi, sottolineando che negli ultimi 40 anni sono stati conclusi numerosi accordi bilaterali che hanno creato un quadro giuridico favorevole per il commercio e gli investimenti.
In questa occasione ha sottolineato il notevole potenziale per l’insediamento di imprese cinesi in Marocco, nel quadro di partenariati vantaggiosi per tutti, sottolineando che il Regno costituisce un vero ponte verso i mercati di consumo grazie ai numerosi accordi di libero scambio con vari paesi e regioni.
Il Marocco beneficia di un ambiente imprenditoriale attraente, favorevole agli investimenti esteri, con risorse umane di alta qualità, ha affermato, citando i progetti su larga scala intrapresi dal Regno negli ultimi due decenni, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture, i porti, l’alta velocità, le energie rinnovabili energie e l’industria automobilistica.
E aggiungendo che “il Marocco, che si è lanciato nel settore automobilistico più di 20 anni fa, è oggi in grado di produrre quasi un milione di veicoli all’anno”, precisando che il Paese si sta ora rivolgendo ai veicoli elettrici, un settore promettente per la cooperazione con la Cina.
Egli ha inoltre sottolineato che la Cina è oggi il terzo partner commerciale del Marocco a livello mondiale e il suo primo partner economico in Asia, indicando che le prospettive di sviluppo degli scambi commerciali ed economici tra i due paesi, oltre alla cooperazione nel settore finanziario, sono le più promettenti.
El Ansari ha ricordato anche i legami storici che uniscono Rabat e Pechino, citando in particolare la visita dell’esploratore marocchino Ibn Battouta nelle terre cinesi nel XIV secolo.
Le relazioni diplomatiche ufficiali tra i due paesi risalgono al 1958, “il Marocco è il secondo paese africano ad aver stabilito relazioni diplomatiche ufficiali con la Repubblica popolare cinese”, ha spiegato.
E sostenere che questi rapporti hanno conosciuto una svolta decisiva con la visita di Sua Maestà il Re Mohammed VI in Cina nel 2016, che ha portato alla creazione di un partenariato strategico incentrato sulla consultazione politica, sulla cooperazione economica in settori come l’industria automobilistica, le energie rinnovabili energie, agricoltura e infrastrutture, nonché relazioni culturali e umane.
In questo contesto, ha affermato che il Marocco e la Cina hanno sempre difeso i principi di sovranità nazionale, integrità territoriale e non ingerenza negli affari interni degli Stati, sostenendo un ordine internazionale multilaterale basato sulla pace, sulla sicurezza e sullo sviluppo economico equilibrato.
Ha inoltre espresso le aspettative del Marocco riguardo all’accoglienza di un gran numero di turisti cinesi, grazie all’esenzione dal visto introdotta nel 2016 e alla ripresa dei voli diretti tra Casablanca e Pechino prevista per gennaio 2025.
Allo stesso modo, il diplomatico si è soffermato sull’organizzazione congiunta dei Mondiali di calcio 2030 da parte di Marocco, Spagna e Portogallo, esprimendo la speranza che questo evento contribuisca ad attirare un gran numero di visitatori cinesi nel Regno.