Martedì la carenza di petrolio è continuata nelle principali città della Nigeria, causando un forte aumento dei prezzi e aggravando la crisi del costo della vita del paese.
I prezzi in alcuni punti vendita a Lagos e Abuja hanno superato le 850 naira, mentre quelli fuori dalle grandi città, come Kano, sono saliti a oltre 1.000 naira, sebbene la compagnia petrolifera governativa, NNPC Ltd, che importa i prodotti, li venda a un prezzo medio di 617 naira. .
Lo scorso anno il governo del presidente Bola Tinubu ha rimosso i sussidi e ha permesso alle aziende private di importare, ma la carenza di valuta estera e un tetto al prezzo della benzina fanno sì che NNPC rimanga l’unico importatore.
Un portavoce della NNPC ha detto che alcuni punti vendita stanno approfittando della situazione per massimizzare i propri profitti.
La benzina è ampiamente utilizzata nelle automobili e per alimentare i generatori nelle famiglie e nelle piccole imprese. L’attuale carenza sta pesando sull’economia, che è già alle prese con il tasso di inflazione più alto degli ultimi 28 anni.
Molti pendolari sono rimasti bloccati in attesa degli autobus che erano bloccati in lunghe code in varie stazioni di servizio.
Gli analisti affermano che il prezzo dei generi alimentari di base probabilmente aumenterà notevolmente se le carenze persistono. Questa situazione si aggiungerà alle frustrazioni causate dall’aumento dei prezzi dell’elettricità per alcuni consumatori, deciso dal governo.
“Hai soldi per i trasporti ma non c’è l’autobus, hai soldi per comprare il carburante ma manca. Non c’è luce (elettricità), c’è riscaldamento ovunque e il costo delle merci è alto. Cosa abbiamo fatto per meritarci la nostra leader?” ha postato qualcuno sulla piattaforma X.
La NNPC ha attribuito la carenza a problemi logistici, assicurando ai propri clienti di disporre di più di 1,5 miliardi di litri di benzina, sufficienti per durare almeno 30 giorni. Ma è in debito e non è in grado di produrre abbastanza greggio per le sue raffinerie.
