Perché sogniamo? Cosa dicono i nostri sogni?

Perché sogniamo? Cosa dicono i nostri sogni?
Perché sogniamo? Cosa dicono i nostri sogni?
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La notte scorsa hai sognato il tuo lavoro, la tua dolce metà o un viaggio? Hai sognato che stavi vivendo una grande storia d’amore con qualcuno che non era il tuo coniuge? Che eri un supereroe che salvava il mondo o che sei stato inseguito da ragni giganti per le strade di Buenos Aires? In definitiva, perché sogniamo? Potremmo fare a meno dei sogni? Quali lezioni possiamo imparare da essi, anche se ci appaiono illogici e sconnessi? Perché i sogni sono potenti strumenti di conoscenza di sé? E come puoi interpretarli tu stesso senza utilizzare un dizionario di interpretazione?

Non ricordiamo mai veramente i nostri sogni, tuttavia è possibile imparare a ricordarli e anche, addirittura, a guidarli in qualche modo, a cambiarne la storia.

I sogni, una caratteristica vitale della nostra mente

Rahul Jandial è un neurochirurgo e ricercatore di neuroscienze, lo sottolinea innanzitutto il sogno non è un supplemento o una decorazione del sonno, è una caratteristica vitale della nostra mente:Se esplori i tuoi sogni che sono un aspetto fondamentale della mente umana, capirai perché dedichiamo loro così tanta energia metabolica. Durante il sonno il cervello non dorme, utilizza enormi quantità di glucosio e appare sveglio. Questo non è qualcosa che accade per caso, o per caso. Quando guardiamo più da vicino, dormiamo perché abbiamo bisogno di sognare.“Il ricercatore va ancora oltre, per lui non dormiamo per far riposare i nostri organi, ma per permettere al cervello di sognare, per essere attivi e pensare alle grandi sfide che stanno arrivando. Sottolinea inoltre che se non dormiamo una notte, sogneremo molto prima quando ci addormenteremo la notte successiva.

Come raggiungere i tuoi sogni?

Creiamo molti sogni, ma poi scompaiono tutti. “L’elemento centrale del nostro sogno è che vogliamo evitare di mescolare la vita da svegli e la vita da sogno.“È la memoria autobiografica che fa la differenza tra i due, ma il fatto di aver dimenticato non significa che sia impossibile ricordare. In entrambi i casi, il cervello funziona con la stessa energia, che lo ricordiamo o meno.
La dottoressa di neuroscienze Perrine Ruby aggiunge che è molto raro confondere il ricordo di un sogno con quello di un momento della giornata che lo ha preceduto, “non capiamo bene ancora il motivo, il cervello è molto bravo a dissociare questi due ricordi molto vicini“. L’importante dei sogni è la loro funzione: una delle ipotesi sarebbe la regolazione delle emozioni, attraverso la frammentazione dei ricordi, e il cambiamento delle prospettive.

Tutte le nostre preoccupazioni sono nei nostri sogni” ci dice Guillaume Jacquemont. Come li ricordiamo? Scrivendoli ogni mattina, ci accorgiamo che dopo qualche settimana, li ricordiamo sempre meglio, a condizione che sia la prima cosa quando ci alziamo. Non parlare , non bere caffè, nota!

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Se il sogno è utile e costruttivo, che dire dell’incubo?

L’incubo è un errore o qualcosa di utile quanto un sogno? Possiamo distinguere due tipologie di incubi:uno che può essere un ricordo traumatico, un segnale di avvertimento e gli incubi dei bambini. I loro cervelli vengono coltivati ​​e tutti i più piccoli hanno gli incubi“, storie che lasciano un’impressione nel cervello fino all’età di 6 o 7 anni. A quell’età, spiega Rahul Jandial, viene creata la teoria della mente.”e mi chiedo se non siano arrivati ​​gli incubi non aiuta ad allenare il cervello degli adolescenti, così come i sogni erotici li preparano alla sessualità. (…) Gli incubi forse servono a questo scopo, a creare un sentimento di sé in relazione agli altri e a dare un senso di identità.“.

Alla fine dei nostri sogni, dove finisce la ragione

“I sogni contengono sempre un mistero”: Perrine Ruby ci dice che è molto difficile studiare “un cervello che sogna”. Nonostante i progressi e i progressi della scienza, non possiamo distinguere se osserviamo un cervello attivo se sta sognando oppure no.D’altra parte, data l’esperienza estremamente ricca vissuta quando sogniamo, osserviamo che la maggior parte del cervello è in funzione.sarebbe quindi interessante studiare le differenze tra il giorno e la notte.

Il 90% dei nostri sogni ci riguarda: rappresentiamo principalmente noi stessi anche se pensiamo che uno dei ruoli dei sogni sia quello di simulare le nostre azioni sociali, identificando forse quattro o cinque persone, non di più. Altro mistero: ti capita di fare un sogno erotico con una persona che non necessariamente ti piace durante il giorno, con il cervello sveglio.

Il “me” del sogno è il “me” della veglia? Buona domanda.

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Ospite di questa trasmissione sui sogni:

  • Rahul Jandialneurochirurgo americano, ricercatore in neuroscienze, ricercatore presso il Jandial Lab, insegna anche in tutto il mondo tramite l’INCA, International Neurosurgical Childen’s Association. È autore di Perché sogniamo, la rivoluzione delle neuroscienze al servizio della nostra salute (Edizioni Leduc, 2024)
  • Perrine Ruby, medico presso il Centro di ricerca sulle neuroscienze di Lione (Inserm, CNRS, Università Claude Bernard), co-dirige l’équipe Perception Attention Memory e concentra le sue ricerche sui sogni e sul sonno. Lei è l’autrice di Sognare durante il parto: cosa ci insegnano i sogni sulle esperienze dei francesi (edizioni EDP Sciences, 2021)
  • Guillaume Jacquemontgiornalista scientifico di Cerveau et Psycho, autore di La Scienza dei Sogni: ricordarli, interpretarli, controllarli (Edizioni Flammarion, 2020)

Cronache:
Cose viste da Christophe Andrée le domande sempre rilevanti di Marie-Laure Zonszain

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