Dordogna: finge di essere l’autista di un incidente per salvare il fratello alcolizzato e senza patente

Dordogna: finge di essere l’autista di un incidente per salvare il fratello alcolizzato e senza patente
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Una Peugeot 307 nel fosso, una donna, un uomo. Quando i gendarmi sono arrivati ​​sabato 27 aprile, a fine giornata, sulla D933, nella curva all’uscita del paese, la suora si è precipitata contro di loro. Dice che stava guidando e ha perso il controllo. Questo non è ciò che dicono i testimoni dell’incidente, ed è stato suo fratello a essere condannato questo lunedì 29 aprile davanti al tribunale di Bergerac.

La sua patente già annullata dal tribunale, senza assicurazione, l’uomo di 40 anni si è messo al volante della sua auto ubriaco fradicio quella sera, dopo aver bevuto dieci birre al bar Le Tarot di Bergerac. Quando sorpassa un’auto mentre guida troppo velocemente, nel bel mezzo di un temporale con la pioggia che scorre lungo la strada, perde il controllo. È così semplice.

Dieci birre prima di entrare nella tempesta

Meno evidente è il motivo per cui la sorella dell’automobilista e il suo accompagnatore si sono ritrovati così rapidamente sul luogo dell’incidente. La sorella, che lei stessa dice che lei “farebbe qualsiasi cosa per lui”mente per coprire suo fratello. “Non pensavo che si sarebbe arrivati ​​a questo punto”., disse l’uomo al bar. IL i testimoni hanno visto chiaramente che era solo al momento dell’incidentee che sua sorella lo raggiunse solo successivamente.

Controllato a tasso monumentale di 1,66 grammi di alcol per litro di sangue, è già recidivo di numerose infrazioni stradali. È anche un alcolizzato, sebbene si automedichi. Il tribunale lo ha condannato a due anni e mezzo di carcere, di cui un anno con sospensione della prova che gli impone di farsi curare e lavorare.

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