Lunedì è previsto l’arrivo al Cairo di una delegazione di Hamas per discutere un accordo che includa il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco con Israele. Secondo una fonte egiziana, c’è una “apertura israeliana” per discutere un cessate il fuoco totale come parte di un piano in due fasi. Il primo passo prevederebbe un accordo umanitario con la liberazione di circa 33 ostaggi in cambio di un cessate il fuoco temporaneo e la liberazione dei terroristi dalle carceri israeliane. La seconda fase comporterebbe la fine della guerra e la liberazione di tutti gli altri ostaggi.
Tuttavia Hamas chiede chiarimenti su alcune espressioni usate da Israele nella sua risposta, che esprimono “intenzioni” ma non un impegno chiaro. Una fonte di Hamas ha detto che “non ci sono problemi sostanziali” nella proposta, ma che l’organizzazione non si piegherà ad alcuna pressione americana. In Israele, nonostante le minacce di alcuni ministri di smantellare il governo in caso di accordo, una fonte politica ha affermato che continuano i preparativi per un’operazione a Rafah. Israele usa questa minaccia come leva per fare pressione su Hamas.
In Israele, nonostante le minacce di alcuni ministri di smantellare il governo in caso di accordo, una fonte politica ha affermato che continuano i preparativi per un’operazione a Rafah. Israele usa questa minaccia come leva per fare pressione su Hamas.
Nel frattempo, il Segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato in Arabia Saudita per cercare di portare avanti l’accordo di normalizzazione tra Israele e Arabia Saudita, anche se ciò richiederebbe che Israele accetti dei compromessi riguardo a uno Stato palestinese. Blinken discuterà anche dei piani per ricostruire Gaza dopo la guerra con i ministri degli Esteri del Golfo e dell’Europa.
Secondo Reuters, un gruppo di paesi europei, inclusa la Norvegia, intende riconoscere uno stato palestinese oltre a presentare alle Nazioni Unite un piano di pace sostenuto dagli arabi. Il ministro degli Esteri francese Stéphane Séjourné ha affermato che sono stati compiuti progressi nei colloqui su un accordo sullo scambio di prigionieri, ma ha invitato a rimanere “cauti”. Secondo lui, “la situazione a Gaza è catastrofica, bisogna raggiungere un cessate il fuoco”.
