La giornata è iniziata bene per Fabio Quartararo a Motegi, con un secondo posto in Q1 che ha aperto le porte alla seconda parte delle qualifiche, ma i limiti della sua Yamaha erano poi troppo grandi. La cronica mancanza di grip della M1 gli ha impedito di lottare e si è classificato solo al 12° posto sulla griglia di partenza.
Durante lo sprint, la prima curva gli ha fatto perdere tre posizioni, che ha recuperato con i ritiri di Brad Binder, Pedro Acosta e Aleix Espargaró, per conquistare un modesto 12° posto, fuori dalla zona punti. “Ho fatto una buona partenza, la prima curva era piuttosto complicata”ho spiegato Quartararo su Canal+. “Poi vediamo che il grip non c’era affatto, eravamo un secondo dietro agli uomini davanti quindi sì, chiaramente, una giornata complicata per noi”.
“Le condizioni della pista hanno un’influenza troppo forte”ha lamentato il francese durante il suo incontro con i giornalisti. “Credo che le condizioni della pista influenzino tutti i nostri risultati. Se c’è grip siamo abbastanza buoni, se non c’è niente siamo davvero limitati”
Il basso grip offerto da Motegi complica quindi il weekend di Quartararo e le gocce di pioggia viste in mattinata non hanno fatto altro che rinforzare il problema: “Non c’è stato il minimo cambiamento. Abbiamo usato esattamente la stessa moto di stamattina. Abbiamo provato qualcosa che era meno buono. Ha piovuto un po’. In queste condizioni sembravamo completamente persi.”
Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
“Anche nel giro di riscaldamento ho avuto difficoltà a seguire facilmente i piloti che mi precedevano. E’ stato abbastanza difficile ma bisogna acquisire esperienza. Sto cercando di imparare, per vedere se c’è qualcosa che può essere migliorato .”
Quartararo è quindi costretto ad accettare le oscillazioni della sua macchina a seconda del grip offerto da ogni percorso percorso: “Non è un problema con le impostazioni. Nel setting abbiamo cambiato la moto, abbiamo avuto solo difficoltà ad appoggiare la ruota posteriore a terra. Questa è l’unica cosa che manca. Abbiamo provato tutto nelle impostazioni e non è venuto da lì. È principalmente il grip al posteriore”.
“A Misano avevamo esattamente la stessa moto di adesso. Non c’è alcun motivo per cui ho lottato con Morbidelli a Misano e poi siamo finiti dieci secondi dietro in 12 giri. Non c’è niente, nessun motivo. Solo le condizioni della pista, cambia tutto per noi.”