Jérôme Durain: “Quello che Eric Dupond-Moretti propone contro il narcotraffico è buono, ma si può fare meglio”

Jérôme Durain: “Quello che Eric Dupond-Moretti propone contro il narcotraffico è buono, ma si può fare meglio”
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Il senatore socialista della Saône et Loire è in prima linea nella lotta contro il narcotraffico, cioè il grande traffico di droga. Reagisce alle proposte del ministro della Giustizia, in particolare quella di creare una procura anticrimine e uno status di pentito.

“Quello che propone Eric Dupont-Moretti è in linea con quanto abbiamo sentito durante le varie udienze che abbiamo condotto”, spiega Jérôme Durain, senatore della Saône et Loire e capo della commissione d’inchiesta sul traffico di droga che presenterà a metà le sue conclusioni -Maggio.
Il prescelto, essendosi immerso per diversi mesi in tutta la Francia, conosce bene l’argomento. Prende atto dell’annuncio del Ministro di creare una procura nazionale contro la criminalità organizzata; Una corte d’assise speciale per evitare pressioni sui giurati popolari; Uno status del pentito. Verdetto del senatore della Saône et Loire: “È ovvio che si va nella direzione giusta. Perché tutto è lecito nella lotta al narcotraffico, ma…”

Per Jérôme Durain c’è un “Ma”: “Da una parte abbiamo un ministro dell’Interno che ha lanciato Place Net, e dall’altra il ministro della Giustizia che vuole colpire e attaccare i “top dello spettro”. Io dico che tutti devono lavorare insieme!”
E afferma: “Serve una visione complessiva. Non è l’Interno da una parte e la Giustizia dall’altra. Perché comunque non basterebbe. La risposta sta anche in Bercy. Sul campo abbiamo bisogno di risorse e durante la nostra missione abbiamo potuto constatare che le risorse davvero non ce ne sono abbastanza. Questa è la condizione per avere risultati concreti”.
Il senatore non vuole cadere nelle critiche per il piacere di criticare le proposte di Eric Dupont-Moretti: “Dico “buono ma si può fare meglio”. È ambizioso, ma non basta”.

Alain BOLLERY
(Foto Jean-Christophe TARDIVON)
Le decisioni del ministro della Giustizia
  • Creazione di una Procura nazionale dedicata alla lotta alla criminalità organizzata (PNACO)
  • Creazione di un vero e proprio statuto del pentito, con cambio di stato civile ufficiale e definitivo
  • Creazione di corti d’assise speciali, composte solo da magistrati di professione, in particolare per il traffico organizzato di droga, per evitare pressioni e minacce sui giurati cittadini
  • Inserimento nel codice penale del reato di associazione per delinquere in associazione organizzata, punibile con 20 anni di reclusione, mentre oggi gli importatori di cocaina rischiano la metà

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