dove siamo in Francia e Rodano-Alpi?

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Come un simbolo. Davanti al bacino di Austerlitz dove perse la vita, una cerimonia celebra la memoria di Amara Dioumassy, ​​caposquadra di origine maliana, vittima collaterale dei lavori di sviluppo per i Giochi Olimpici. È sabato 27 aprile. Il giorno dopo, domenica 28 aprile, il mondo intero celebra la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro. Secondo la società di consegna dei lavori olimpici, solo nei cantieri olimpici di Parigi 2024 sono stati registrati complessivamente 181 infortuni sul lavoro, di cui 31 gravi.

Va detto che, in termini di rischi professionali, la Francia è uno degli studenti europei poveri. In Francia si registrano in proporzione quasi il doppio degli infortuni mortali sul lavoro rispetto alla Spagna e il quadruplo rispetto alla Germania. È semplice, anche se non tutti i paesi contano questi incidenti esattamente allo stesso modo, nell’Unione Europea solo Lettonia, Lituania e Malta fanno peggio.

In totale, nel 2022, 738 persone hanno avuto un incidente mortale sul lavoro nel settore privato francese, escludendo agricoltura, viaggi e malattie. In media è uno ogni due giorni.

Sei principali settori a rischio

In Alvernia-Rodano-Alpi, nel 2021 sono stati registrati 1983 incidenti gravi con 83 morti (ultimi dati conosciuti), senza tuttavia che sia stata trovata una definizione che delimiti i casi selezionati. Ciò rappresenta in media un tasso di un infortunio di questo tipo ogni 1.235 dipendenti. Un terzo delle persone colpite sono donne.

Ovviamente alcuni settori rappresentano una percentuale particolarmente elevata di sinistri. Secondo il ddirezione regionale dell’economia, dell’occupazione, del lavoro e della solidarietà Auvergne-Rhône-Alpes (DREETS), sei settori, che raccolgono il 31% dei dipendenti della regione, rappresentano il 50% degli infortuni. Questi includono l’edilizia specializzata, i servizi alle imprese come il lavoro temporaneo, il commercio al dettaglio, il trasporto terrestre, l’alloggio sociale e il commercio all’ingrosso.

Poche disparità tra regioni

Al di là dei casi più gravi, il totale degli infortuni sul lavoro ammonta a 744.000. Un dato in calo del 6,7% rispetto al 2021, a cui vanno aggiunti 123.000 infortuni in viaggio e 67.000 malattie professionali.

E per quanto riguarda la distribuzione sul territorio? Ci sono disparità? A prima vista, la zona coperta dalla cassa malattia Rhône-Alpes sembra particolarmente colpita. Con più di 66.000 incidenti sul lavoro con conseguente riparazione nel 2022, è la seconda ad averne subiti di più, sicuramente molto indietro rispetto all’Île-de-France. Tuttavia, rispetto al numero totale dei dipendenti, questa analisi non la distingue particolarmente.

Con una media di 30 infortuni sul lavoro ogni 1.000 dipendenti, la cassa Rhône-Alpes rientra nella norma. Questo tasso sembra stabile anche per l’insieme dei fondi regionali, ad eccezione dei dipartimenti e delle regioni d’oltremare (DROM), dove è particolarmente basso, e della Linguadoca-Rossiglione, dove si distingue leggermente. La prova, se ce ne fosse bisogno, che la causa degli incidenti sul lavoro non sembra essere geografica.

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