Cosa può (ancora) la letteratura

Cosa può (ancora) la letteratura
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All’inizio dell’anno scolastico di gennaio sono stati pubblicati ben quattro saggi che mettevano in discussione il potere della letteratura e il suo rapporto con la politica e l’impegno: Contro la letteratura politicada un collettivo di scrittori pubblicato da La Fabrique; Annulla vedere. Letteratura e politicafirmato Sandra Lucbert e pubblicato da Amsterdam; Letteratura e Rivoluzione, di Joseph Andras e Kaoutar Harchi, pubblicato da Divergences, e Riassunto della letteratura Molotov di Mačko Dràgàn edito da Terres de Feu.

Un libro impegnativo pubblicato questa primavera da La Fabrique, firmato Florent Coste e intitolato L’ordinario della letteratura. Cosa può (ancora) fare la teoria letteraria? estende la riflessione spostandola verso il campo dei “teorici”, coloro che si occupano di analizzare la letteratura.

La letteratura è uno dei linguaggi istituzionali della società di cui scrive il ricercatore“Non è né il più centrale né il più potente. D’altro canto, poiché la lingua è sia l’arma del dominio che lo strumento dell’emancipazione, è abbastanza ben posizionata per convertire l’uno nell’altro. » E questo anche se, “Spesso, un divario evidente separa le aspettative esorbitanti che abbiamo nei confronti della letteratura e i mezzi irrisori che siamo disposti a concederle per esercitare tale potere”.

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Quale sarebbe un “politica della letteratura” che non si riduce ad a “politica degli scrittori”, cioè agli impegni assunti individualmente da ciascuno, per usare una distinzione fatta dal filosofo Jacques Rancière? Quali strade possiamo esplorare affinché la politica della letteratura sia qualcosa di diverso da una promessa vuota o da un’espressione datata?

Il nostro podcast culturale ne discute in compagnia di Florent Coste e Lise Wajeman, docente di letteratura comparata, editorialista di attualità letteraria per Mediapart e autrice di un testo dal titolo “Che letteratura può (ancora)” in un numero precedente del Recensione Crieur.

“Critical Mind” è un podcast registrato nei Gong Studios e prodotto da Karen Beun.

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