leggero balzo del CAC40, il petrolio torna a salire

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LA TENDENZA

(Boursier.com) — Salta nel CAC40 questo venerdì con un leggero rimbalzo dello 0,5% a 7.515 punti alla fine della mattinata, mentre il mercato azionario di Parigi ha registrato ieri sera un calo del 4% dall’inizio della settimana.

Un lieve aumento mentre resta forte il rischio di un’escalation in Medio Oriente per gli investitori che vedono il prezzo del barile di petrolio Brent superare i 78 dollari. Joe Biden ha indicato che le infrastrutture petrolifere iraniane potrebbero essere un obiettivo come parte della risposta annunciata da Israele e Stati Uniti.

In Francia, il primo ministro Michel Barnier ha precisato che il suo piano di aumento temporaneo delle imposte sulle società riguarderà quelle il cui fatturato supera 1 miliardo di euro, citando 300 società interessate, ovvero almeno le CAC40 e la maggior parte delle società SBF120.

I dati settimanali sull’occupazione negli Stati Uniti pubblicati ieri sono stati considerati incoraggianti e i mercati attendono ora il rapporto mensile, che sarà pubblicato intorno alle 14:30 e consentirà agli investitori di affinare le proprie stime sulla possibilità che la Federal Reserve tagli i tassi di riferimento Ancora. In questa fase l’ancora di salvezza è un calo di 25 punti base per la riunione di novembre, secondo il 70% degli investitori, secondo il barometro Fedwatch del CME-Group.

VALORI IN AUMENTO

* Renault (+1,7% a 36,5 euro) e Suez hanno firmato nuovi accordi strategici rafforzando la loro collaborazione attorno ad una società dedicata creata su iniziativa di Renault: The Future Is NEUTRAL. SUEZ acquisisce una partecipazione del 20% nel capitale di The Future Is NEUTRAL, insieme al Gruppo Renault, ora co-azionista all’80%. Nel corso di questa operazione, questa società beneficia di un contributo di 140 milioni di euro da parte dei suoi due azionisti con l’obiettivo di accelerare e sviluppare le proprie attività. Il completamento di questa partecipazione e dei contributi è soggetto alla previa autorizzazione normativa. Insieme, i due gruppi svilupperanno attività di progettazione in ottica di riciclaggio, logistica inversa, gestione dei rifiuti automobilistici e persino riciclaggio a circuito chiuso di materiali destinati alla produzione di nuove automobili.

*4a sessione di aumento per Energie totali questo venerdì (+1,3% a 62,3 euro) che continua a beneficiare del rapido aumento dei prezzi del greggio in un contesto di crescente violenza in Medio Oriente e di minacce di bombardamento dei siti petroliferi e nucleari iraniani da parte di Israele. Un barile di Brent supera ormai i 78 dollari.

* Saint-Gobain è salito venerdì dell’1,7% a 81,5 euro, mentre il broker Citigroup continua a comprare il valore con un obiettivo che va da 90 a 95 euro.

* Nexità (+3,8% a 12,9 euro) resta trainato dalla speranza di estendere il prestito a tasso zero e di rilanciare il sostegno agli investimenti locativi. Misure che devono ancora essere validate nel PLF 2025.

VALORI IN CALO

* Emeis ha perso il 3% a 5,5 euro dopo la pubblicazione provvisoria. Nell’intero primo semestre, l’operatore di case di riposo ha realizzato un fatturato di 2,772 miliardi di euro, in crescita del +9,2% su base corrente, di cui un +8,9% in termini di crescita organica. Questa crescita riflette l’aumento dei tassi di occupazione e gli aumenti favorevoli dei prezzi in tutte le attività e in tutte le aree geografiche del Gruppo. Complessivamente il tasso medio di occupazione del Gruppo è aumentato di +2,6 punti attestandosi all’85,3%. Nel periodo in esame l’Ebitdar si è attestato a 339 milioni di euro, in crescita del +0,8%, con un margine del +12,2%. La redditività operativa ha continuato a risentire temporaneamente delle misure messe in atto necessarie per la progressiva normalizzazione dei tassi di occupazione del Gruppo, volte a rafforzare la qualità dell’assistenza e del supporto. Tali misure hanno un effetto immediato sul costo del personale ed un effetto progressivo sul fatturato. Uno spostamento che pesa temporaneamente sui livelli di margine Ebitdar. L’episodio inflazionistico ha avuto ripercussioni anche sul margine del Gruppo, mentre il tasso di occupazione delle case di riposo in Francia rimane al di sotto del livello normativo. La quota di utile netto del Gruppo rimane negativa a -257 milioni, anche se in notevole miglioramento di +114 milioni rispetto alla prima metà del 2023. Il flusso di cassa libero netto prima dei finanziamenti si attesta a -178 milioni, con un miglioramento di +111 milioni su un anno . L’indebitamento finanziario netto del Gruppo si attesta a 4,425 miliardi di euro, in diminuzione di -217 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023 (4,642 miliardi di euro).

* Calo più forte nel CAC40, Pernod Ricard scende dell’1,2% a 131 euro mentre, lato broker, l’umore resta cupo, come BNP Paribas Exane che mantiene la sua raccomandazione ‘neutrale’ con un target ridotto da 125 a 122 euro.

* Veramente è sceso dell’1% a 25,9 euro. Oddo BHF ha abbassato il suo obiettivo da 40 a 34 euro (“outperform”).

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