Il conflitto armato tra bande di strada e motociclisti criminali per il controllo del traffico di droga nell’est della provincia ha provocato una prima “vittima innocente”, ha confermato giovedì la Sûreté du Québec, mentre venivano emessi mandati di arresto. lanciato a cinque persone.
Stéphane Hébert, 32 anni, Zachary Gagnon, 21 anni, e Ghislain Grenier, 54 anni, dovranno rispondere delle accuse di tentato omicidio e aggressione aggravata per i fatti accaduti a La Baie, Saguenay, il 15 aprile. Quest’ultimo risiede a Ste-Béatrix, mentre gli altri due si trovano nei centri correzionali di Bordeaux e Saint-Jérôme.
Il trio avrebbe utilizzato armi da fuoco proibite come una pistola semiautomatica Smith & Wesson SD40 e un fucile semiautomatico Norinco 84S-1. Dovrebbero quindi essere aggiunte anche le accuse di possesso di un’arma da fuoco proibita, possesso di un’arma da fuoco proibita e carica e permanenza in un veicolo dove sapevano che si trovavano armi da fuoco proibite.
Foto TVA Nouvelles, David-Alexandre Vincent
Kim Warren-Lapointe e Rosalie Bourassa, entrambe 26enni e originarie di Rawdon, dovranno affrontare le stesse accuse, tranne quella di tentato omicidio.
Si ritiene che siano tutti affiliati alla banda di strada Blood Family Mafia (BFM).
“Verranno presentate anche altre accuse contro queste persone”, precisa il portavoce della Sûreté du Québec (SQ), Hugues Beaulieu, precisando che in questo caso potrebbero verificarsi altri arresti.
Danno collaterale
Ricordiamo che la vittima, 64 anni, è stata colpita da colpi di arma da fuoco mentre si trovava nella sua casa sulla 6th Avenue, vicino a Port-Alfred, nel cuore della notte. L’aggressore avrebbe suonato il campanello e poi avrebbe sparato contro l’uomo non appena questi avesse aperto la porta.
Secondo le autorità, questo tentato omicidio è avvenuto in seguito al conflitto sui diritti d’autore del traffico di droga che coinvolgeva le bande di strada e gli Hells Angels. Tuttavia l’uomo preso di mira in questo caso non ha nulla da rimproverarsi, afferma l’SQ. Si tratta quindi della prima “vittima innocente” di questa guerra.
“Questa vittima, che non aveva nulla a che fare con il conflitto sui diritti d’autore, ha subito gravi lesioni fisiche e psicologiche”, lamenta il signor Beaulieu.
Il sergente sottolinea l’eccellente collaborazione tra il SQ e il Dipartimento di Polizia di Saguenay che ha portato in questo caso a risultati concreti.
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