Una vittoria convincente contro l’undicesimo al mondo: Rafael Nadal non ha ancora detto l’ultima parola

Una vittoria convincente contro l’undicesimo al mondo: Rafael Nadal non ha ancora detto l’ultima parola
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Fa parte della storia universale dello sport“, ha lanciato con enfasi il presentatore dello stadio.

Il tempo di un primo set prolungato, della durata di 76 minuti, “Rafa” è stato più di una leggenda prima del ritiro venuta a salutare a casa. Molto più anche di un 512esimo giocatore al mondo, il suo posto nella classifica ATP della settimana.

Colpi più forti nello scambio, nonostante un certo spreco, anche qualche colpo che ricorda il tempo in cui regnava da sovrano assoluto sulla terra battuta, brandendo i pugni con i bicipiti sporgenti: “sì, puzza“, ci ha creduto il pubblico madrileno, e l’equivalente spagnolo di “Si, puoi” è diventato l’inno del giorno.

Anche quando le cose si sono complicate, e Nadal è passato dal break in vantaggio (2-0) al break in svantaggio (4-3), concedendo a zero. Anche quando la partita decisiva sembrava sul punto di sfuggirgli, dopo quattro set point sono volati via.

Sforzo di ristampa

Sarebbe andato lontano Nadal, lui che ha giocato solo sei partite dall’inizio dell’anno, solo dieci dall’inizio del 2023, con le limitazioni fisiche di cui non nasconde e che ora gli vengono imposte? La risposta è si. Per almeno due ore. La sua brillante risposta dopo un rovescio vincente che gli ha regalato due match point non lo contraddirà.

Ma “non lasciamoci trasportare neanche dall’emozione di una partita“, insiste”Rafa“.

Ci sono cose che non posso ancora fare come vorrei. A volte ho bisogno di un sostegno più forte e devo comunque stare un po’ attento, spiega. Devo essere tattico: giocare in modo che le cose non vadano troppo veloci, avere un po’ più di tempo, attaccare quando posso.

Riuscirà a ripetere questo tipo di impegno? Questa è ora la domanda che si pone, in vista del prossimo impegno contro l’argentino Pedro Cachin (91esimo).

Uscita a sorpresa dalla strada Stefanos Tsitsipas: il numero 7 del mondo, rimasto in corsa per un titolo a Monte-Carlo e una finale a Barcellona, ​​è stato sorpreso fin dall’inizio dalla qualificazione brasiliana Thiago Monteiro 6-4, 6-4. Iscrizioni vittoriose al concorso per vendetta Jannik Sinner (6-0, 6-3 contro Sonego) e Daniele Medvedev (2-6, 6-4, 6-4 contro Arnaldi).

Iga Swiatek (6-1, 6-1 contro il Cirstea) e Coco Gauff (6-4, 6-1 contro la Yastremska) ha raggiunto gli ottavi di finale in un batter d’occhio.

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