“Consideriamo in qualche modo normale che i palestinesi muoiano”, accusa Karim Kattan, scrittore palestinese

“Consideriamo in qualche modo normale che i palestinesi muoiano”, accusa Karim Kattan, scrittore palestinese
“Consideriamo in qualche modo normale che i palestinesi muoiano”, accusa Karim Kattan, scrittore palestinese
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All’indomani degli attentati del 7 ottobre 2023, lo scrittore è stato, in Francia, uno dei primi intellettuali palestinesi a parlare apertamente. A parte qualche forum e la partecipazione a programmi televisivi, è diventato sempre più raro perché, dice, “le parole stanno finendo”.

Palestinese e scrittore di narrativa, Karim Kattan ha preferito tenersi lontano dalla scena politico-mediatica “delirante” et “minato”. Nato a Gerusalemme nel 1989, il romanziere, titolare di un dottorato in letteratura comparata, vive in Francia da una quindicina d’anni. Il suo primo romanzo, IL Palazzo dei Colli (Elyzad, 2021), ha vinto il premio dei cinque continenti della Francofonia. Nella stessa casa editrice tunisina, il 30 agosto è uscito il suo secondo romanzo.Eden all’alba.

Come hai superato quest’anno di guerra e distruzione senza fine?

È molto difficile fare il necessario passo indietro per dire come l’ho vissuto personalmente. Il termine che uso molto in questi giorni è stordimento. Dapprima ci fu stupore, poi orrore. L’orrore, sia di fronte agli abusi che di fronte alle reazioni, soprattutto politiche e mediatiche, che ho visto in Francia. È tutto estenuante. Non vedo dove stiamo andando. Non capisco.

Ogni giorno porta con sé la sua dose di nuove informazioni completamente folli. Ogni informazione delirante cancella l’altra. Dato che Israele ha intelligentemente vietato l’accesso a Gaza, non emerge alcuna narrazione. Il divieto di ingresso ai giornalisti stranieri impedisce la costruzione di un’iconografia della devastazione. Il che significa che, quando si parla della “strage della farina”, che fu un momento molto importante, sembra lontano, quasi dimenticato.

Lo stesso vale per le accuse di stupro in carcere o per molti altri momenti importanti degli ultimi mesi. Si susseguono e non costituiscono un tutto nella nostra mente. Poi, quando arriverà il momento di dover guardare a quanto è stato fatto nella sua interezza, sarà molto difficile.

A febbraio, su AOC Media, hai pubblicato la poesia Quando arriva mezzanotte. Per te è mezzanotte dal 7 ottobre 2023?

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