[Cinéma] La “cattiva storia d’amore” del Joker

[Cinéma] La “cattiva storia d’amore” del Joker
[Cinéma] La “cattiva storia d’amore” del Joker
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Joker: Folie a Deux abbandona la violenza del primo film per parlare di amore e salute mentale… in musica. Tra Joaquin Phoenix e Lady Gaga è amore folle.

Rivisitazione oscura e provocatoria della genesi della nemesi di Batman, il film Burlone (Todd Phillips, 2019) ha creato una sorpresa vincendo il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia, poi l’Oscar come miglior attore per Joaquin Phoenix. Nonostante la quota di polemiche che ha portato con sé, il lungometraggio, che alla sua uscita ha incassato più di un miliardo di dollari ai botteghini mondiali, conserva l’aura di film cult, di quelli di cui diciamo che esiste un “prima” e un “dopo”.

E, dalle emozioni cupe che emanano dalle composizioni della violoncellista islandese Hildur Gudnadóttir (anche lei premio Oscar) agli standard di Frank Sinatra che risuonano a tutto volume, la musica di Burloneinseparabile dalle sue scene antologiche, è la ragione principale del suo successo: il personaggio “ha in sé questa musicalità. Spesso balla per esprimere i suoi sentimenti”, ricorda Todd Phillips al sito specializzato Deadline.

“Volevamo fare qualcosa di veramente strano”

Se Joaquin Phoenix accettò di indossare nuovamente il famoso costume rosso e il trucco da clown – fatto unico nella sua filmografia – fu perché “voleva passare più tempo” con il personaggio di Arthur Fleck, comico fallito e schizofrenico conosciuto come il Joker. Dopo il successo del film, l’attore e il regista hanno inizialmente immaginato di continuare la storia spostandola sui palcoscenici di Broadway, “perché volevamo fare qualcosa di veramente strano”, scivola Todd Phillips, specificando che il progetto, che avrebbe comportato il fatto che l’attore fosse sul palco “tutte le sere per sei mesi”, alla fine si limitava a “conversazioni divertenti”.

Da questo vago desiderio, rapidamente spazzato via dal covid e dalla chiusura delle sale, lo scenario del Burlone : Folie a Deuxscritto come il film precedente da Todd Phillips e Scott Silver, ma la cui idea principale è stata suggerita dallo stesso Joaquin Phoenix: che il personaggio, rifiutato e a disagio con il mondo esterno, trovi finalmente il modo di esprimersi attraverso la musica.

Lo scopo centrale di questo film è far sembrare che sia stato realizzato da persone pazze. Sono i detenuti che gestiscono il manicomio

La violenza che tanto faceva parlare nella prima opera è praticamente assente in questo seguito che ancora una volta riesce in una scommessa rischiosa, quella di realizzare un film di prova psicologica e un romanzo musicale allo stesso tempo. Perché se Batman è ancora assente da questo Burlone– lì tutto ruota attorno alla passione che lo lega ad Harley Quinn (Lady Gaga). O meglio: di come la fiamma che arde tra i due “supercriminali” consuma anche quel poco di umanità che resta in Arthur Fleck. Tra passione e follia il confine è sottile. Il duo lo ha superato coprendo i titoli di Stevie Wonder (Per una volta nella mia vita), Fred Astaire (Questo è intrattenimento), Judy Garland (Diventa felice) o Jacques Brel (Non lasciarmi), senza dimenticare Sinatra (Questa è la vitainno del primo film interpretato qui da Lady Gaga). E nonostante Burlone : Folie a Deux non è propriamente un musical, la sua atmosfera strana, delicatamente scomoda, deve molto al modo in cui la musica “dà ai personaggi un modo di esprimere ciò che hanno bisogno di dire quando le parole non bastano”, analizza Lady Gaga.

La pop star, il cui nuovo album a sorpresa, Arlecchinocompila le sue cover di alcuni dei tanti brani famosi ascoltati nel film, ha raccontato a Venezia di aver “lavorato molto” sul canto: “Per me si trattava di disimparare la tecnica (per) permettere alla canzone di venire davvero da il personaggio.” Con la stessa attenzione al realismo nei confronti del suo personaggio, Joaquin Phoenix ha incoraggiato la troupe a non utilizzare musica di sottofondo durante le riprese delle scene di canto, ma ad farsi accompagnare da un pianista che suona dal vivo e offline. telecamera, in una cabina insonorizzata. Abbastanza da consentire agli attori di “dirigere la musica” e fornire tante versioni diverse di una canzone quante erano le riprese.

“Questa fine dell’anno potrebbe essere pazzesca”

Dietro Burlone si nascondeva un remake semi-presunto di Il re della commedia (Martin Scorsese, 1982); Burlone : Folie a Deux offre anche uno specchio ai suoi riferimenti hollywoodiani, dai film musical di Vincente Minnelli alle “big band” che accompagnavano le stelle del jazz vocale del dopoguerra. Idem per il suo contenuto politico, il disordine generale iniziato nel primo film apre qui la strada ad un’accusa contro la corruzione e il fallimento degli apparati statali, mentre tra un mese si terranno le elezioni presidenziali americane. “Questa fine dell’anno potrebbe essere pazzesca”, ammette Todd Phillips.

Un po’ come il suo film, che si apre con una pastiglia animata Looney Tunes e prodotto dal francese Sylvain Chomet (I tre gemelli di Belleville2003), che vede la coppia di protagonisti parodiare Sonny & Cher o che stravolge il genere molto codificato del film di prova infondendogli la schizofrenia del personaggio (Arthur Fleck finisce per assicurarsi la propria difesa travestito da Joker). “Lo scopo di questo film”, ricorda definitivamente il regista, “è dare l’impressione che sia stato realizzato da dei pazzi. Sono i detenuti che gestiscono il manicomio”.

Joker: Folie a Deux, di Todd Phillips.

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