Édouard Louis, “Il crollo” (Seuil) – Livres Hebdo

Édouard Louis, “Il crollo” (Seuil) – Livres Hebdo
Édouard Louis, “Il crollo” (Seuil) – Livres Hebdo
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Se non tu… Da Metti fine a Eddy Bellegueule (Seuil, 2014, già dieci anni), Edoardo Luigiclasse 1992, si è affermato come uno dei giovani maestri dell’autofiction di stampo francese, discepolo diAnnie Ernaux o da Didier Eriboni suoi pretesi padroni. Come loro, è convinto che la povertà, il declino, l’alcolismo e la violenza che affliggono alcune famiglie della classe operaia, compresa la sua, siano il risultato della pressione esercitata dalla società capitalista liberale sui suoi anelli più deboli.

La sua storia è anche quella di un’ascesa intellettuale, un esempio di “meritocrazia repubblicana”, e di un successo strepitoso: Eddy Bellegueule, nato in una famiglia del sottoproletariato dell’Hauts-de-France, è l’unico nel suo paese ad aver conseguito il diploma di maturità, poi fece la Normale Supérieure, ottenne l’aggregazione in filosofia. Per diventare scrittore ha lasciato la sua famiglia e il loro nome, scegliendo uno pseudonimo che sa di borghesia. Il suo travolgente successo suscitò un certo disagio, innanzitutto tra i Bellegueule, che difficilmente apprezzarono (eufemismo) l’immagine di loro proiettata e popolarizzata ovunque, in Francia e all’estero.

La storia del fratello

Tanto più che dopo il suo primo libro, Édouard Louis ne dedicò diversi altri a suo padre, violento, alcolizzato, omofobo, e a sua madre, entrambe vittime degli uomini e che avevano trasferito sul figlio il sistema della violenza familiare. I loro rapporti si sono evoluti verso una sorta di tenerezza: vedere Lotte e metamorfosi di a donna2021, et Monique scappapubblicato all’inizio di quest’anno 2024 (a Seuil, come tutte le “finzioni” di Édouard Louis). C’è nel figlio maledetto il desiderio di tagliare i legami per uscirne, o addirittura di rinnegare la propria famiglia, ma col passare del tempo il rapporto si fa più complesso e riemergono sentimenti sepolti.

Lo stavamo aspettando con impazienza Crollorimandato a ottobre, chiedendoci quale sarebbe il soggetto e se Édouard Louis aprirebbe la sua ispirazione ad altri universi. Non sarà più questa volta. Il crollola storia del declino del fratello maggiore, invece, ci riporta nel cuore di questa terribile, sordida famiglia, traumatizzata dal lutto.

False speranze, lavoretti, illusioni

Il libro si apre al momento della morte del ragazzo, all’età di 38 anni, consumato dall’alcol. Di lui non conosceremo il nome di battesimo (solo un ridicolo soprannome, Momole, affisso sulla pensilina dell’autobus del loro villaggio), e poco altro, insomma, nonostante i 16 “fatti” raccontati da Louis, altrettante fasi della sua una prova, la sua e quella a cui sottopone la sua famiglia: madre, fratelli e sorelle, donne amate. Tutti raccontano l’inferno vissuto durante tutto il processo: false speranze, lavoretti, illusioni, poi il ritorno all’alcol, alla violenza, alle cure disintossicanti, ai ricoveri ospedalieri… Il ciclo è ben noto, è già stato spesso descritto.

Ma cosa colpisce Il crollooltre alla sua costruzione che alterna i “fatti” in flashback, nutriti dalle testimonianze dei propri cari, e gli eventi attuali, dopo la morte, in tutta la loro durezza, questo è il modo in cui interviene il narratore. In nessun momento esprime la minima compassione per questo fratello che non vedeva da quasi dieci anni, al cui funerale si rifiuterà di partecipare finanziariamente (anche se lui solo ne ha i mezzi, gli fa notare la sorella). anziano), e al quale non parteciperà.

Un libro crudo e ambiguo

Per quanto riguarda il dolore: “ È non ho sentito nulla alla notizia della morte di mio fratello; né tristezza, né disperazione, né gioia, né piacere “. Una frase terribile da leggere, e che non deve essere stata facile da scrivere. Eddy, a quanto pare, non ha perdonato l’uomo che, in combutta con suo padre, è stato spesso il suo carnefice. Certo, cerca di capire, analizza questo “caso”, diagnosticando una sindrome di rifiuto, di fallimento, la distorsione tra sogni troppo alti, capacità poco definite e pulsioni autodistruttive, suicide, che ci impediscono di stabilizzare noi stessi, professionalmente ed emotivamente – vivendo, semplicemente.

La sua peggiore tragedia, a quanto pare, fu quando la sua compagna di vita, Géraldine, il suo grande amore, incinta delle sue opere, gli annunciò di aver abortito. Lui che sognava tanto la “normalità”, maltrattava, umiliava il fratello e lo chiamava “ frocio”, non sarà mai stato padre. Uff!

Il crollo è un libro crudo e ambiguo, che senza dubbio scatenerà il dibattito. Ne usciamo impressionati dal virtuosismo della composizione, dalla messa a nudo del narratore, ma anche scossi nel suo conforto personale, a disagio. Questo è il potere della letteratura.

Edoardo Luigi

Il crollo

Edizioni del Seuil

240 pag., 20 E

ISBN: 978-2-02-143453-8

In vendita il 4 ottobre

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