all’origine della tragedia ci sarebbe un conflitto di quartiere

all’origine della tragedia ci sarebbe un conflitto di quartiere
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Il 25 aprile, a mezzogiorno, un uomo è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in una strada di Toulenne, vicino a Langon. L’autore della sparatoria si è autodenunciato ed è in custodia di polizia. La Procura di Bordeaux conferma che all’origine della tragedia c’è stato un conflitto di quartiere. Era stata sporta denuncia contro la vittima. Viene aperta un’indagine per omicidio e violenza con l’uso o la minaccia di un’arma.

Le indagini sono appena iniziate, ma già “pare che all’origine della tragedia ci sarebbe un conflitto di quartiere latente da diversi anni tra l’imputato e la vittima e la madre di quest’ultima“, precisa la procura di Bordeaux in un comunicato stampa.

Frédérique Porterie, pubblico ministero di Bordeaux, è tornata su quanto accaduto il 25 aprile.

A mezzogiorno, poco prima di mezzogiorno, fu allertata la brigata della gendarmeria Langon “colpi di
incendio scoppiato in rue de Vincennes”. Arrivati ​​​​sul posto, i soldati hanno sentito “due detonazioni”. Quindi chiedono rinforzi e si occupano di mettere in sicurezza la scena.

“Sul posto hanno notato la presenza di un uomo a terra, insanguinato, al quale hanno eseguito un massaggio cardiaco in attesa dell’arrivo dei soccorsi.“, indica il comunicato. Purtroppo, nonostante i tentativi di rianimazione dei gendarmi, l’uomo, “identificato come Christophe Roy, nato nel 1969, morto poco dopo”.

Lo ha concluso il medico legale inviato sul posto “la presenza di almeno due schizzi di piombo che abbiano colpito il defunto, tra cui uno spruzzo di piombo all’altezza del torace con impatti alla testa”.

Parallelamente, il ctra operazioni e intelligence della gendarmeria ricevuto “la chiamata di un uomo che informava dei fatti designandosi come autore”.

Probabilmente con l’obiettivo di arrendersi, ha poi indicato”l’operatore un periodo di 10 minuti prima di uscire di casa, senza armi.

Quest’ultimo è stato così “arrestato e preso in custodia”. Nella sua casa, i soldati lo trovarono “un fucile calibro 12 mm a canna sovrapposta a 2 colpi appoggiato sul tavolo”. L’uomo aveva anche allegato”documenti preparati per la cura del vostro cane“.

All’origine dei fatti ci sarebbe un conflitto di quartiere. Tuttavia, Frédérique Porterie, procuratore di Bordeaux, assicura che non è stata presentata alcuna denuncia.prima di lunedì 22 aprile 2024, data in cui il convenuto è venuto a sporgere denuncia contro Christophe Roy per atti di violenza senza ITT commessi il 22 marzo 2024, cioè un mese prima.

Durante la sua testimonianza, l’uomo in custodia di polizia ha tuttavia indicato ai gendarmi “che non c’era mai stata alcuna violenza fisica tra lui e Christophe Roy prima”.

La procura di Bordeaux precisa che, in questa fase, “sia la vittima che il presunto colpevole, 59 anni, sono infatti sconosciuti alla gendarmeria e ai giudici“.

La tragedia è avvenuta in una zona residenziale di Toulenne, cittadina della Gironda vicino a Langon.

Questo 26 aprile, l’indagine continua. “Restano molte azioni da realizzare“, precisa l’accusa mentre intorno alle 19, giovedì sera, proseguiva l’udienza degli imputati.

L’inchiesta, affidata alla brigata di ricerca Langon, è aperta con l’accusa di “omicidio” ma anche “violenza con uso o minaccia di arma senza incapacità” poiché sul posto era presente la madre della defunta nonché un vicino di casa accorso in suo aiuto“sono stati minacciati.

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