Roland Lescure avverte che agli acquirenti verranno imposte “condizioni drastiche”.

Roland Lescure avverte che agli acquirenti verranno imposte “condizioni drastiche”.
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Il ministro dell’Industria avverte i candidati al rilevamento di Biogaran che imporrà “condizioni drastiche” per evitare la delocalizzazione dei siti di produzione dei farmaci generici.

Il governo non può opporsi alla vendita di Biogaran, filiale del gruppo Servier, a investitori stranieri. D’altro canto, può imporre condizioni affinché la produzione dei farmaci generici non venga delocalizzata, cosa che causerebbe una perdita netta in termini di occupazione, industria e sovranità in materia sanitaria.

Questa è la strategia che attuerà Roland Lescure, ministro dell’Industria, che ha inviato un messaggio agli investitori, ma anche a Servier.

“Metteremo condizioni drastiche. (…) Ho il diritto di farlo, abbiamo votato le disposizioni”, ha avvertito il ministro a Sud Radio.

Separandosi da questa filiale, il laboratorio Servier desidera rafforzarsi nel campo delle cure oncologiche. Una decisione che andrebbe a scapito di asset meno redditizi, come Biogaran che soffre di prezzi di vendita particolarmente bassi sul mercato francese dei farmaci generici.

“Non hanno risposto.”

Questa decisione è stata presa quasi un anno fa e Biogaran ha attirato l’interesse di quattro candidati che possono essere suddivisi in due categorie: da un lato, il fondo BC Partners e un fondo in tandem con un industriale francese comprese le offerte di buyout sarebbero in giro 700 milioni di euro e dall’altro due specialisti indiani di generici, Torrent Pharmaceuticals e Aurobindo Pharma.

“Gli indiani non hanno ancora fatto un’offerta ma sono loro i veri candidati”, ha spiegato recentemente Frédéric Bizard, professore di economia all’ESCP. “Gli altri devono alzare la posta e rassicurare la gente sul fatto che ci sono candidati europei”.

Roland Lescure non si dice contrario a un’acquisizione da parte di gruppi stranieri, ma vuole che la produzione dei farmaci rimanga in Francia.

“Possiamo avere investitori internazionali che producono in Francia”, assicura il ministro.

Il quesito è stato rivolto dal Ministero dell’Industria ai candidati alla ripresa.

“Non hanno risposto”, si rammarica Roland Lescure che assicura di non voler mollare la questione. “Discuteremo tutto questo con i potenziali acquirenti.”

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