Ottobre non ferma il cancro – Lequotidien

Ottobre non ferma il cancro – Lequotidien
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“Ottobre rosa” inizia questo martedì in un contesto di esplosione di casi: 1.312 persone muoiono ogni anno di cancro cervicale in Senegal. E 2.024 nuovi pazienti vengono registrati in un contesto di risorse in diminuzione.

Di Justin Gomis – Anche se martedì inizia “Ottobre rosa”, le cifre mostrano che la situazione non è rosea: ogni anno in Senegal muoiono 1.312 persone di cancro al collo dell’utero. E si registrano 2024 nuovi casi all’anno. È la rivelazione del presidente della Lega senegalese per la lotta contro il cancro (Lisca). La dottoressa Fatma Guenoune spiega: “il cancro al seno è il secondo tumore più comune dopo il cancro del collo dell’utero, che è il primo tumore con 2.024 nuovi casi e 1.312 decessi ogni anno”, spiega il presidente della Lisca. Ha partecipato ad un’escursione che segna il lancio della campagna “Ottobre Rosa”, alla quale hanno partecipato il ministro della Salute, Ibrahima Sy, e Maïmouna Dièye, ministro della Famiglia e della Solidarietà.

In questo paese, il cancro è devastante e i casi continuano ad esplodere. “Ogni anno si registrano più di 12.000 nuovi casi di cancro in Senegal, con circa ottomila decessi in totale. Per quanto riguarda il cancro al seno, ogni anno si registrano 1.800 nuovi casi, con 976 decessi», aggiunge. E continua: “In Senegal, tutti i sessi combinati, i tumori ginecologici sono i principali tumori. Lo screening del cancro al seno prevede la mammografia. Si tratta di un esame grafico del seno che permette di vedere tumori molto piccoli palpati manualmente. Cosa fare? Dobbiamo essere preventivi. “Chiedo a tutte le donne di 40 anni di sottoporsi a una mammografia ogni due anni. Un simile esame permette almeno di vedere se ci sono piccoli tumori. Chiediamo anche alle donne, a partire dai 20 anni, di fare un autoesame del seno”. La dottoressa Guenoune ricorda che “l’autopalpazione del seno è un esame gratuito che le donne devono effettuare a partire dai 20 anni, dopo l’inizio delle mestruazioni”.

Oggi Lisca è “al limite delle sue risorse”, spingendo il dottor Guenoune a chiedere alle persone di sostenere i malati di cancro nella loro cura. “Abbiamo circa 400 donne che sono in lista d’attesa per ricevere sostegno a livello Lisca. Abbiamo avuto un telethon nel 2022 che ci ha permesso di avere più di 200 milioni di franchi CFA, ma abbiamo speso più di 220 milioni di franchi CFA per prenderci cura di 830 pazienti», ha sottolineato.
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